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Lettera agli amici da Tavodo 1_2024

Veduta dall'alto

Lettera agli amici 1/2024 giugno

LETTERA AMICI - giugno 2024

Carissimo/a,

sappiamo che ci accompagni con la preghiera e che Gesù ci dona comunione nel suo Nome. Siamo contenti di poterlo lodare con te, riconoscendo ciò che il suo amore ha fatto anche in questi ultimi mesi.

Ci siamo lasciati lo scorso novembre, affidando a Gesù la “missione” di don Vigilio in Albania: sono stati per lui giorni di lavoro intenso, sia a favore delle monache che lo avevano chiamato, sia per famiglie e persone che esse gli portavano: ringraziamo il Signore per come lo ha sostenuto nel servizio a quei “poveri”!

Eravamo di nuovo tutti insieme per vivere l'Avvento. Illuminati e sostenuti nel silenzio dalla Parola del Ritiro: “Convertitevi”, cioè cambiate il vostro modo di pensare, tenete presente che non siete voi, ma il Signore il protagonista della vostra santificazione, e di ogni opera buona. Innanzitutto, dunque, fiducia in lui. Come di consueto, abbiamo pregato tutto il salterio ogni settimana: siamo riconoscenti per questo servizio di preghiera al Signore, che ci ha scelti a svolgerlo anche a nome della Diocesi e di tutta la Chiesa.

Abbiamo, quindi, celebrato con gioia il Natale del Signore: prima “la Notte”, iniziando la celebrazione alla fontana del paese, che ospitava un bel presepio: segno che è Gesù la sorgente della vita e della comunione; poi, nel Giorno, con la luce: nella pienezza del tempo è venuto Gesù, “luce vera, che illumina ogni uomo”.

Nei Giorni di Natale abbiamo partecipato alla celebrazione del funerale di Gianfranco di S. Valentino, padre e fratello anche per noi: eravamo molti ad accompagnarlo nel cammino verso il Padre, riconoscenti per aver ricevuto da lui molto amore del Signore: nella parola, nella guida, nei segni di carità semplici e concreti. Il Padre Vescovo lo ha ringraziato di aver vissuto anche per la Diocesi il suo carisma prezioso, don Vigilio ha ricordato le tappe del suo cammino dietro a Gesù, concludendo: “Non sentiremo la mancanza di Gianfranco se vivremo quello che lui ha vissuto: Gesù solo, nel nascondimento”. Grazie, Gianfranco, anche perché ci aiuti ancora!

Prima del ritiro comunitario di gennaio, per rivedere insieme la nostra sequela di Gesù, un altro impegno: ci era giunta richiesta da parte di una famiglia con otto figli, da uno a sedici anni (non era la prima volta), di trascorrere qualche giorno con noi, partecipando alla nostra preghiera: la domanda veniva soprattutto dai bambini-ragazzi. Abbiamo accolto, contenti di poter condividere almeno un po' la fatica delle famiglie cristiane, sempre, ma soprattutto oggi, tanto provate. Era bello vederli arrivare, puntuali e pronti, alle lodi - i due bimbi più piccoli in braccio ai genitori, i più grandi prendendosi cura dei più piccoli –, prendere in mano i grossi breviari e pregare con noi. Dopo un'abbondante colazione, fatta, come facciamo noi, ascoltando in silenzio la Goccia di Spirito; partivano poi per una giornata sulla neve.

Al nostro Ritiro, una novità: don Vigilio ha consegnato a ciascuno di noi una paginetta di Riuniti, promemoria della nostra vita fraterna, da meditare e presentare; diveniva spunto di scambio, spiegazioni e completamento da parte di don Vigilio. Quei giorni abbiamo avuto il dono di una lezione sulla Vita Eremitica nella Chiesa da parte di Padre Modesto, dono condiviso coi Fratelli di S. Valentino: è stato un bel momento, grazie alla conoscenza e allo Spirito buono che Padre Modesto ha saputo comunicarci. A una giornata di ritiro ci ha introdotti don Vigilio, ad un'altra Davide di S. Valentino; alla celebrazione conclusiva era presente il Padre Vescovo Lauro: nella Festa della Conversione di S. Paolo ci ha invitato a riflettere su quanto Gesù si senta unito alla sua Chiesa - “perché mi perseguiti?”- e come l'abbia inviata a tutti i popoli; ci ha invitato a pregare ogni giorno per il prossimo Giubileo e perché cresciamo nell'amore fraterno; “Questo” ci ha detto “è una grande testimonianza nella Chiesa”.

È ripresa poi la vita quotidiana, con la regolarità nella preghiera e il serio impegno di ciascuno nel servizio, il giorno individuale di silenzio, i consueti incontri di preghiera e di ritiro offerti a tutti. Per alcuni giorni, in febbraio, la cappella si è riempita di giovani polacchi: erano un gruppo guidato da un sacerdote, che cantavano molto ben: erano qui per alcuni giorni di vacanza. Pur senza parlarci, abbiamo vissuto una bella comunione nella S. Messa.

E presto ci siamo ritrovati nel cammino della Quaresima: introdotto dal ritiro del Mercoledì delle Ceneri - in armonia con la preparazione al Giubileo, don Vigilio ci invitava a vivere alla presenza del Signore, Colui che è, sempre presente per amarci – e concluso con quello del Venerdì Santo – sguardo alla fede di Abramo, per il quale la relazione col Signore era tutta la vita.

Abbiamo celebrato la S. Pasqua preparandoci in parrocchia col momento forte delle 40 Ore; la meditazione dell'Opuscoletto Ecco il vostro Re ci dona ogni anno di attingere dalla Passione di Gesù tanta Grazia. Durante la Settimana Santa abbiamo condiviso le celebrazioni con la parrocchia di Dorsino. Il Giorno della Festa abbiamo accolto la bella Parola della Risurrezione: siamo stati invitati a prendere sul serio il fatto che Gesù è risorto; egli ci è sempre vicino, possiamo rivolgerci a lui sempre, in un rapporto di familiarità e di fiducia.

Nel tempo pasquale sembrava che Gesù inviasse anche noi alla missione: qualche ospite in più, per una decina di giorni anche un giovane africano, membro molto attivo della Chiesa di Konya – in un'uscita comunitaria, lo abbiamo portato dai nostri Martiri, godendo la bellezza della natura in fiore, concludendo con la recita dei Vespri davanti alle Sante Ceneri-; poi un gruppetto di donne di una delle nostre valli, venute per una giornata di ritiro; una signora canadese, che ci ha dato molto aiuto a Konya, particolarmente attiva nella Chiesa: durante il viaggio in Italia con alcuni parenti, ha sentito il desiderio di fermarsi, da sola, in preghiera e silenzio per alcuni giorni nella nostra Casa-; infine, proprio il giorno di Pentecoste, la visita, veloce ma ricca e tanto gradita, dell’Arcivescovo di Smirne, Padre Martin: ha presieduto due celebrazioni eucaristiche; ci ha portato buone notizie, sia da Konya, che dalla Chiesa di Turchia – piccola, ma viva, ora con un centinaio di catecumeni sparsi nelle tre diocesi. Abbiamo visto con lui come portare avanti nel modo migliore la stampa del calendario, che per molti nella Chiesa di Turchia, è strumento molto apprezzato per la preghiera.

Con la primavera, anche se fredda e piovosa, abbiamo cominciato le nostre settimane all'eremo, soli con Gesù e la sua Parola, serviti, sia spiritualmente che materialmente, dai fratelli. Don Vigilio ha trascorso due volte una settimana fuori casa per dedicarsi alla preparazione dei prossimi Esercizi Spirituali. Speriamo possa avere anche lui, in settembre, un tempo di pace e di riposo solo con il Signore! Per ora lo impegna molto anche la preparazione delle Gocce di Spirito: pensate, hanno compiuto 7 anni!

A Pentecoste, il consueto ritiro con la Veglia; si è riempita la casa! Don Vigilio ha introdotto i tempi di silenzio con una meditazione sulle tre Parole consegnateci dal Padre Vescovo Alessandro M. quando siamo arrivati nella Casa di Preghiera: “silenzio, preghiera e carità”: “Man mano veniamo liberati dal peccato, anche noi, come Maria, non abbiamo bisogno di parole per comunicare la presenza di Gesù... Stiamo in silenzio perché crediamo che il Signore è presente e parla, certo meglio di noi; lasciando il posto a lui, viviamo la carità”. Durante la Veglia, piccola processione, segnata da alcune croci illuminate, attorno alla chiesa, con alcune tappe per benedire, nelle varie direzioni, i nostri paesi: lo squarcio di cielo sereno, con la luna e la prima stella, sembrava ricordarci che il Padre ci stava ascoltando!

Abbiamo potuto partecipare – due fratelli per volta – ad alcuni momenti significativi della vita della Chiesa: una celebrazione alla Casa della Visitazione a Verona, con un grosso gruppo di famiglie che stanno facendo un cammino di fede e avevano richiesto una catechesi a don Vigilio sul silenzio, la professione solenne di una Sorella della Piccola Fraternità di Gesù a Pian del Levro, la celebrazione alla Basilica di Sanzeno nella Festa dei Ss. Martiri: ci siamo sentiti parte di una grande Famiglia.

E Maria? Grazie al Signore è ancora presenza viva tra noi, partecipa ai Vespri, alla S. Messa, quando è celebrata in cappella, ai pasti. Quasi ogni giorno viene qualcuno a farle compagnia e a pregare con lei nel pomeriggio: lei ne è molto contenta. Noi ne ringraziamo di cuore il Padre, che ricompenserà la loro carità, così come quella di chi non ci lascia mancare, sul tavolo della Provvidenza, tutto quello di cui possiamo avere bisogno, e molto di più...

In queste ultime settimane ci siamo dedicati a qualche lavoro di manutenzione della casa: imbiancatura di due o tre locali, riparazioni varie, pulizie straordinarie!

Durante i pasti godiamo di belle letture spirituali, alternate alle catechesi di Papa Francesco: doni preziosi dello Spirito Santo! Ecco uno stralcio del libretto che stiamo leggendo ora; l’abbiamo trovato utile per noi e pensiamo anche a te (“Elogio della vita imperfetta” di Paolo Squizzato): “Una comunità - sia essa civile, familiare, religiosa – è un paradiso, non se tutti sono perfetti e non ci sono tensioni, bensì quando ciascuno può vivere la libertà di abbassare la propria maschera perché si sente accettato e amato così com'è; quando limiti, peccati, ferite e tradimenti non sono più occasione di divisione e maledizioni, ma luoghi dove potersi amare e perdonare” (pag 15).

Grazie per aver lodato con noi il Signore Gesù! Egli ti doni la sua presenza viva e ti renda portatore del suo amore e della sua salvezza. Per questo ti benediciamo, salutandoti con gioia e confidando ancora nella tua preghiera

i fratelli e le sorelle della Fraternità Gesù Risorto