ME
NU

CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT

01 ott 2020
2020 A OTTOBRE

1/10  GIO  XXVI° T.O. [II]  (m: S. Teresa di Gesù B., verg. e dott., † 1897)

Gb 19,21-27; Sal 26; Lc 10,1-12  

Io so che il mio redentore è vivo  Gb 19,25

Soffrendo, Giobbe esprime la sua fede con determinazione e chiarezza. La manifesta ai suoi amici, che non riescono a consolarlo. Non riescono a dirgli che Dio lo ama. Egli è convinto che, se il redentore è vivo, non c’è d’aver paura. È redentore, quindi impegnato per la nostra salvezza.

 

2/10  VEN  Ss. Angeli Custodi (m)

Es 23,20-23; Sal 90; Mt 18,1-5.10  

Da' ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui  Es 23,21

È Dio che invita il popolo ad ascoltare l’angelo incaricato di guidarlo.
Ascoltalo, anzitutto, e se ti propone qualcosa da te non previsto, non ribellarti. Lui parla a nome di Dio solo per il tuo bene.
Anche accanto a me sta un angelo incaricato di custodirmi nel cammino della vita: chiederò il suo aiuto con fiducia e con serenità.

 

3/10  SAB  XXVI° T.O. [II] 

Gb 42,1-3.5-6.12-17; Sal 118; Lc 10,17-24  

Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni  Lc 10,19

Gesù ha ascoltato i discepoli che raccontavano l’esito della loro prima missione. Li conforta e approva il loro operato. I demoni scappavano alla loro preghiera e alla loro parola. Però il Signore raccomanda loro di non guardare con soddisfazione al proprio operato, bensì di godere sempre dell’amore che il Padre ha per loro: egli li ama anche e soprattutto quando venissero offesi e perseguitati.

 

4/10  DOM  XXVII° T.O. Anno A [III] 

Is 5,1-7; Sal 79; Fil 4,6-9; Mt 21,33-43  

Arrivò il tempo di raccogliere i frutti  Mt 21,34

Gesù racconta una parabola. La comprendiamo: nella nostra vita viene il momento in cui è necessario rendere conto di quanto abbiamo fatto. A chi renderemo conto? È consolante sapere che è nostro Padre colui cui consegneremo tutto il nostro operato: egli ci ama e ci amerà!

 

5/10  LUN  XXVII° T.O. [III] 

Gal 1,6-12; Sal 110; Lc 10,25-37  

E chi è mio prossimo?  Lc 10,29

A questa domanda del dottore della Legge Gesù ha risposto raccontando la bellissima parabola del buon samaritano. È bella la parabola, perché Gesù porta ad esempio di carità e di obbedienza a Dio un eretico, disprezzato, emarginato. Posso anch’io essere gradito a Dio ed essere esempio agli altri, anche se non sono considerato un ‘buon cristiano’.

 

6/10  MAR  XXVII° T.O. [III]  (mf: S. Bruno, monaco, † 1101)

Gal 1,13-24; Sal 138; Lc 10,38-42  

Maria ha scelto la parte migliore  Lc 10,42

Dopo l’esempio del buon samaritano, ecco un altro esempio per noi. Questa volta una donna, una donna che apparentemente non fa nulla, ma è capace di ascoltare. Suo principale desiderio è ascoltare Gesù, per farsi dire da lui che cosa deve fare. Sua sorella decide da sola cosa fare, ma in tal modo diventa insopportabile, e brontolona. Gesù le offre l’esempio proprio di quella sorella che lei sta criticando!

 

7/10  MER  XXVII° T.O. [III]  (m: B. V. Maria del Rosario)

Gal 2,1-2.7-14; Sal 116; Lc 11,1-4   (opp. At 1,12-14; Cant. Lc 1,46-55; Lc 1,26-38)

Quando pregate, dite: Padre  Lc 11,2

I discepoli si sono accorti di non essere capaci di pregare come il loro Maestro. Chiedono che lo insegni loro. E lui risponde subito. È importante imparare a pregare. Chi non impara s’illude di saper pregare. Incomincia a far sorgere nel tuo cuore sentimenti di amore, per rispondere all’amore di colui che ti ha dato la vita. Il Santo Rosario è una preghiera che insegna a pregare con l’amore che Maria ha per Gesù!

 

8/10  GIO  XXVII° T.O. [III] 

Gal 3,1-5; cant: Lc 1,69-75; Lc 11,5-13  

Chiedete e vi sarà dato  Lc 11,9

Gesù offre quest’invito ai discepoli che coltivano già un forte amore per lui. È lui il loro tesoro. Pregando, perciò, chiederanno solo ciò che lui stesso vorrebbe donare. Saranno esauditi!

 

9/10  VEN  XXVII° T.O. [III]  (mf: Ss. Dionigi, vesc., e Comp., martiri, † sec. III; S. Giovanni Leonardi, sac., † 1609)

Gal 3,7-14; Sal 110; Lc 11,15-26  

Quelli che vengono dalla fede sono benedetti  Gal 3,9

Vengono dalla fede quelli che mettono la propria speranza nell’amore del Padre e non nelle proprie capacità. Non vengono dalla fede quelli che pensano di essere capaci di meritare le grazie con le proprie forze. Questi rischiano di vantarsi, di giudicare gli altri, di pretendere. Benedetti saranno coloro che accettano di essere salvati dall’amore del Padre!

 

10/10  SAB  XXVII° T.O. [III] 

Gal 3,22-29; Sal 104; Lc 11,27-28  

Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano  Lc 11,28

Gesù risponde così ad una donna che… invidiava sua Madre. Maria è beata solo perché ha ascoltato e ubbidito il Padre. È per questo che ha potuto dare vita al Figlio di Dio. Anche tu puoi vivere come lei, ascoltando e facendo la volontà di Dio. E sarai beato!

 

11/10  DOM  XXVIII° T.O. Anno A [IV] 

Is 25,6-10; Sal 22; Fil 4,12-14.19-20; Mt 22,1-14  

Molti sono chiamati, ma pochi eletti  Mt 22,14

Con queste parole Gesù conclude una lunga parabola raccontata per descrivere un aspetto del regno dei cieli. Potranno farvi parte tutti, “cattivi e buoni”, a patto che non rifiutino il vestito di nozze, dono del re. Ci rivestiamo ogni giorno di Cristo, dono del Padre! Lo facciamo accogliendo il suo Spirito di amore, di perdono, di mitezza e di umiltà.

 

12/10  LUN  XXVIII° T.O. [IV] 

Gal 4,22-24.26-27.31 - 5,1; Sal 112; Lc 11,29-32  

Cristo ci ha liberati per la libertà!  Gal 5,1

Cosa intende dire San Paolo? Gesù ci ha liberati da tutti gli obblighi cui si sentivano costretti gli ebrei, così possiamo essere liberi di amare tutti gli uomini come lui li ama.
Non siamo obbligati a salvare la nostra vita con le nostre azioni, ma ci occupiamo di amare i fratelli: saremo liberi di amare!

 

13/10  MAR  XXVIII° T.O. [IV] 

Gal 5,1-6; Sal 118; Lc 11,37-41  

Un fariseo lo invitò a pranzo  Lc 11,37

Che bello avere Gesù a pranzo! Egli, però, non si sente obbligato a star zitto e approvare tutto: è capace anche di rimproverare colui che lo ha invitato. E infatti gli dice che più importante dell’igiene esteriore è quella interiore.

 

14/10  MER  XXVIII° T.O. [IV]  (mf: S. Callisto I, papa e mart., † 222)

Gal 5,18-25; Sal 1; Lc 11,42-46  

Se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge  Gal 5,18

Chi è sotto la legge è tentato di fare il minimo, per accontentare la propria comodità. Così diventa egoista, si dedica ai piaceri, accoglie dentro di sé invidie, giudizi, discordie e persino stregonerie e impurità. Chi si fa guidare dallo Spirito, invece, conosce l’amore e la gioia, la pazienza e la bontà, l’umiltà e il dominio della lingua e dei sentimenti, e vive con fedeltà i propri impegni.

 

15/10  GIO  XXVIII° T.O. [IV]  (m: S. Teresa d’Avila, verg. e dott., † 1582)

Ef 1,1-10; Sal 97; Lc 11,47-54  

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo  Ef 1,4

Sai perché Dio ci ha scelti? Affinché siamo santi. Che significa? Te lo dico così: sei santo, quando non reagisci ai difetti e ai peccati degli altri, nemmeno se ti danno fastidio. Sei santo, quando reagisci solo all’amore del Padre, e quindi continui ad amare, anche quando venissi calunniato e calpestato.

 

16/10  VEN  XXVIII° T.O. [IV]  (mf: S. Edvige, relig., † 1243; S. Margherita M. Alacoque, verg., † 1690)

Ef 1,11-14; Sal 32; Lc 12,1-7  

Guardatevi bene dal lievito dei farisei  Lc 12,1

Il lievito è quel pizzico nascosto che fa gonfiare la pasta. Non farti influenzare da ciò che condiziona i farisei, cioè dal volerti sentire a posto. Di fronte a Dio sei sempre fuori posto, perché non sai amare come lui ama. Vivi l’umiltà continua, accettando pure le umiliazioni.

 

17/10  SAB  XXVIII° T.O. [IV]  (m: S. Ignazio di Antiochia, vesc. e mart., † 107 ca)

Ef 1,15-23; Sal 8; Lc 12,8-12  

Il Padre della gloria lo ha dato alla Chiesa come capo  Ef 1,22

L’apostolo sta parlando di Gesù. La sua Chiesa è il suo corpo: egli la guida come il capo è vita e guida del corpo dell’uomo. La Chiesa ubbidisce, perciò, a Cristo Gesù, ed egli si serve di lei per salvare il mondo. Gesù non può far nulla senza la Chiesa: è il suo corpo! E questa, senza il capo, sarebbe morta.

18/10  DOM  XXIX° T.O. Anno A [I] 

Is 45,1.4-6; Sal 95; 1Ts 1,1-5; Mt 22,15-21  

Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio  Mt 22,21

La risposta di Gesù mette in imbarazzo i suoi interlocutori, che erano certi di avergli teso un tranello eccezionale. Il Signore si richiama alla giustizia: restituisci ciò che non è tuo. Usi ciò che è di Cesare? Riconoscilo. Sei debitore a Dio? Non dimenticarlo. Riuscirai a restituire a Dio tutto ciò che hai ricevuto da lui?

 

19/10  LUN  XXIX° T.O. [I]  (mf: Ss. Giovanni da Brébeuf, Isacco Jogues, sacerdoti, e Compagni, martiri, sec. XVII; S. Paolo della Croce, sac., † 1775)

Ef 2,1-10; Sal 99; Lc 12,13-21  

Da morti che eravamo, ci ha fatto rivivere con Cristo  Ef 2,5

Eravamo morti quando ubbidivamo agli egoismi, cercavamo di soddisfare i piaceri, ci lasciavamo trascinare dalle ambizioni e dalla superbia. Eravamo morti. Proprio allora Dio ci ha dato Cristo Gesù, vita nuova e piena, che ci riempie di gioia e di pace. Anche oggi ci viene offerta questa possibilità!

 

20/10  MAR  XXIX° T.O. [I] 

Ef 2,12-22; Sal 84; Lc 12,35-38  

Siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo  Ef 2,13

Siamo vicini, dice San Paolo. Ebrei e pagani ci siamo avvicinati gli uni agli altri, quando Gesù è entrato nella nostra vita. Da allora ci sentiamo un cuor solo, un’anima sola, un unico popolo, un unico gregge.
È sorprendente, Gesù: quando lo accogli, trasforma tutte le tue relazioni. Non hai ancora provato?

 

21/10  MER  XXIX° T.O. [I] 

Ef 3,2-12; Is 12,2-6; Lc 12,39-48  

Questa parabola la dici per noi o anche per tutti?  Lc 12,41

È san Pietro che pensa ci siano differenze tra gli amici di Gesù e gli altri. Ma quando uno ascolta Gesù e gli ubbidisce, è già tra i suoi amici. Tutte le parole sue possono essere vissute da tutti. Ognuno è suo, quando gli ubbidisce, e soltanto allora.

 

22/10  GIO  XXIX° T.O. [I] 

Ef 3,14-21; Sal 32; Lc 12,49-53  

Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori  Ef 3,17

Così prega San Paolo.
Egli sa che un cristiano è tale quando nel suo cuore abita il Signore, e se vi abita stabilmente e non a intermittenza. Il cristiano ha una vita ‘interiore’, cioè vive interiormente una relazione continua con Gesù. Altrimenti è un cristiano finto, cioè un commediante.

 

23/10  VEN  XXIX° T.O. [I]  (mf: S. Giovanni da Capestrano, sac., † 1456)

Ef 4,1-6; Sal 23; Lc 12,54-59  

Sopportandovi a vicenda nell’amore  Ef 4,2

I cristiani non sono e non diventeranno mai perfetti. Avranno sempre qualche limite, qualche difetto che può anche diventare peccato. Bisogna, perciò, tener conto che è necessario sopportare, e anche avere l’umiltà di sapere che gli altri ci sopportano. Così l’amore di Gesù si rende visibile.

 

24/10  SAB  XXIX° T.O. [I]  (mf: S. Antonio Maria Claret, vesc., † 1870)

Ef 4,7-16; Sal 121; Lc 13,1-9  

Cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui  Ef 4,15

Per ottenere questo, cioè per crescere nella statura spirituale, dice San Paolo, non ci dobbiamo adeguare al mondo. Attorno a noi soffia ogni genere di “vento di dottrina”, che inganna, che travolge nell’errore. Essere aggrappati a Gesù è necessario, in comunione con i pastori e i maestri, con gli apostoli e i servitori della Chiesa.

 

25/10  DOM  XXX° T.O. Anno A [II] 

Es 22,20-26; Sal 17; 1Ts 1,5-10; Mt 22,34-40  

Amerai il tuo prossimo come te stesso  Mt 22,39

Gesù risponde al maestro della Legge. Non disdegna di mettere a fianco del grande comandamento anche il secondo, simile al primo. Questo secondo dimostra la verità del primo. Infatti, chi ama il prossimo, ogni prossimo, ubbidisce al Dio creatore di tutti e Padre, che tutti attende per abbracciarli.

 

26/10  LUN  XXX° T.O. [II] 

Ef 4,32 - 5,8; Sal 1; Lc 13,10-17  

Eravate tenebra, ora siete luce nel Signore  Ef 5,8

Il cambiamento lo si deve vedere. Come faccio ad accorgermi che non sono più pagano? Da cosa si vede che sono cristiano, che sono un discepolo di Gesù, un figlio di Dio? Non accogli più impurità sessuali né nel comportamento né nel parlare, dice San Paolo; sei caritatevole e generoso, distaccato dal denaro. Finalmente ora la tua vita illumina il mondo!

 

27/10  MAR  XXX° T.O. [II] 

Ef 5,21-33; Sal 127; Lc 13,18-21  

Siate sottomessi gli uni agli altri  Ef 5,21

Una esortazione strana nel nostro mondo, dove ognuno vuole emergere. Ma l’apostolo dice: “nel timore di Cristo”! È Gesù che può cambiare i nostri desideri e i nostri sogni. Il Signore ci vuole aiutare a diventare amore, perché possiamo somigliare al Padre. Quando cerco di essere sottomesso, aiuto gli altri ad essere più buoni. Il mondo cambia con i gesti di amore, anche quando costano.

 

28/10  MER  Ss. SIMONE e GIUDA, App. [P] 

Ef 2,19-22; Sal 18; Lc 6,12-19  

Erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti  Lc 6,18

Chi viene da Gesù per ascoltarlo e per ricevere beneficio dalla sua presenza, trova anche gli apostoli. Chi cerca Gesù, lo trova sempre circondato dai suoi. Non sognare un Gesù senza Chiesa! Anche gli apostoli ascoltano e hanno bisogno di essere guariti, ma il Signore li vuole con sé e li manderà con la sua autorità. Ringraziamo oggi Simone e Giuda Taddeo per il loro amore al Signore e al mondo che hanno evangelizzato.

 

29/10  GIO XXX° T.O. [II] 

Ef 6,10-20; Sal 143; Lc 13,31-35  

Prendete la spada dello Spirito, che è la parola di Dio  Ef 6,17

L’apostolo ci vuole vedere armati, cioè pronti a difenderci dai nemici della nostra fede. Questi nemici non sono uomini, ma le tentazioni che sorgono dentro di noi. Le armi, dunque, sono la verità, la volontà di ubbidire a Dio, il desiderio di diffondere il Vangelo, la fede e, infine, la Parola di Dio sempre attiva nella mente e nel cuore. La Parola di Dio spaventa il nostro nemico, il diavolo. Se non hai la Parola nel cuore, tutti i tuoi sentimenti ti dominano e ti distruggono.

 

30/10  VEN  XXX° T.O. [II] 

Fil 1,1-11; Sal 110; Lc 14,1-6  

Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi  Fil 1,3

San Paolo ama i Filippesi, che con umiltà lo hanno aiutato varie volte. La sua preghiera è, quindi, un continuo grazie al Signore, cui aggiunge la domanda, affinché la loro carità divenga sempre più bella, profonda, efficace. Posso dire anch’io la stessa cosa a riguardo di molti cristiani cui sono debitore spiritualmente e materialmente.

 

31/10  SAB  XXX° T.O. [II] 

Fil 1,18-26; Sal 41; Lc 14,1.7-11  

Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia  Fil 1,20

San Paolo offre questa confidenza ai suoi discepoli. Sta riflettendo sul fatto che ci sono persone che annunciano il vangelo purtroppo con invidia, gelosia, ambizione, amore al denaro. Niente paura, egli dice: in qualunque modo Gesù venga annunciato, io ne godo. Egli non mi lascerà senza la ricompensa per la mia fatica per lui: ascolterà la vostra preghiera per me!

In primo piano