CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT
01 lug 2016 2016_C_07LUGLIO
2016_B_07LUGLIO
2016_C_07LUGLIO
1/7 VEN XIII° T.O. [I]
(Proprio dioc. TN: m: B. Antonio Rosmini, † 1855)
Am 8,4-6.9-12; Sal 118; Mt 9,9-13
Cambierò le vostre feste in lutto Am 8,10
Le parole di Amos sono terribili. Egli vede profilarsi all’orizzonte grandi sofferenze, perché ciò che fanno i ricchi del paese sono azioni che hanno gravi conseguenze per tutta la società. Allora gli uomini, immersi nella sofferenza, cercheranno di nuovo la Parola del Signore, l’unica che dice il vero rimedio ai mali che attanagliano l’umanità.
2/7 SAB XIII° T.O. [I]
Am 9,11-15; Sal 84; Mt 9,14-17
Berranno il vino, coltiveranno giardini Am 9,14
Dopo la conversione e il ritorno all’obbedienza, il popolo vedrà ancora volti gioiosi, sperimenterà ancora la pace e il vero benessere, quello interiore. Non c’è alternativa: il vero benessere dell’uomo e della famiglia umana viene dal Signore. Lo afferma anche Gesù nel vangelo di oggi: quando c’è lui con noi, siamo alle nozze! Lui è lo sposo, motivo di gioia per tutti!
3/7 DOM XIV° T.O. Anno C [II]
Is 66,10-14; Sal 65; Gal 6,14-18;
Lc 10,1-12.17-20
Rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli Lc 10,20
I discepoli rientrano da una prima esperienza di evangelizzazione. Hanno obbedito a Gesù, che li ha mandati a due a due a portare la vera pace, quella che viene dall’accoglienza del Figlio di Dio. La loro fatica ha portato frutto ed essi sono molto contenti. Gesù, però, li invita ad essere contenti di essere amati dal Padre. Questa gioia potrà rimanere nel loro cuore anche in caso di insuccesso o di persecuzione!
4/7 LUN XIV° T.O. [II]
(mf: S. Elisabetta del Portogallo, † 1336)
Os 2,16-18.21-22; Sal 144; Mt 9,18-26
La condurrò nel deserto e parlerò al sua cuore Os 2,16
Il profeta Osea paragona il popolo ad una sposa infedele: bisogna mettere in moto una serie di accorgimenti per risvegliare in lei di nuovo l’amore al suo sposo. Lo sposo del popolo è Dio, uno Sposo che gli vuole far sperimentare tutta la bellezza del suo amore: così tutto il popolo ritornerà ad amarlo e ad ubbidirgli.
5/7 MAR XIV° T.O. [II]
(mf: S. Antonio Maria Zaccaria, sac., † 1539)
Os 8,4-7.11-13; Sal 113B; Mt 9,32-38
Il Signore non li gradisce… chiede conto dei loro peccati Os 8,13
Coloro che adorano gli idoli, il Signore non li può gradire. Cosa sono gli idoli? Sono costruzioni dell’uomo: non tanto statuette, quanto soprattutto i desideri di soddisfare ambizioni e piaceri, che vengono messi in cima ai propri pensieri. Chi serve gli idoli non ha timor di Dio, accontenta solo sé stesso. E commette continui peccati.
6/7 MER XIV° T.O. [II]
(mf: S. Maria Goretti, verg. e mart., † 1902)
Os 10,1-3.7-8.12; Sal 104; Mt 10,1-7
È tempo di cercare il Signore Os 10,12
Il benessere ha rovinato il popolo e lo ha allontanato dal Signore. Bisogna tornare a lui, altrimenti... Altrimenti gravi sofferenze colpiranno il popolo. Perché esso torni al Signore, Gesù ha mandato i suoi discepoli e gli apostoli, per guarire e risanare chi li accoglie, e accoglie la sua Parola.
7/7 GIO XIV° T.O. [II]
Os 11,1-4.8-9; Sal 79; Mt 10,7-15
Sono il Santo in mezzo a te Os 11,9
Così Dio si presenta al popolo che non lo sa amare. Egli è il Santo, colui, cioè, che continua ad amare, nonostante tutto, nonostante esso si sia allontanato da lui. Dio è come un papà o una mamma che, davanti ai capricci del loro bambino, continuano a cercare il suo bene! E Gesù insegna a noi ad essere santi, a vivere la santità di Dio!
8/7 VEN XIV° T.O. [II]
Os 14,2-10; Sal 50; Mt 10,16-23
Presso di te l’orfano trova misericordia Os 14,4
La misericordia di Dio per i piccoli e i poveri è una prova della sua verità, una dimostrazione che egli è il Dio unico e vero. Questa misericordia dovrà essere presente nei discepoli di Gesù, benché si trovino a vivere in un mondo che li contrasta apertamente. I piccoli e i poveri sono i prediletti nel regno di Dio!
9/7 SAB XIV° T.O. [II]
(mf: Ss. Agostino Zhao Rong e comp., martiri cinesi, † 1648-1930; Proprio dioc. TN: m: S. Paolina Visintainer, verg., † 1942)
Is 6,1-8; Sal 92; Mt 10,24-33
Tutta la terra è piena della sua gloria Is 6,3
È il canto dei Serafini, canto con cui Dio si presenta al suo profeta. Chi ascolta, guarderà ogni cosa sulla terra per scoprirvi la gloria del Signore. E se Dio si manifesta in ogni creatura, chi avrà ancora paura degli uomini? E chi avrà paura del futuro?
10/7 DOM XV° T.O. Anno C [III]
Dt 30,10-14; Sal 18; Col 1,15-20;
Lc 10,25-37
Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai Lc 10,28
Fossimo capaci di fare tutto quello che sappiamo! Non basta sapere che cosa vuole Dio da noi, bisogna anche “volere”. La nostra volontà, purtroppo, è molto indebolita dal nostro peccato e da quello della società in cui viviamo.
Vieni tu, Signore Gesù, nel mio cuore, per rafforzarlo, per darmi decisione e un vero amore per te. Solo con la tua forza potrò porre le basi per una vita sana e serena!
11/7 LUN S. BENEDETTO, († 547), Patrono d’Europa [P]
Pr 2,1-9; Sal 33; Mt 19,27-29
Avrà in eredità la vita eterna Mt 19,29
È patrono d’Europa San Benedetto, dalla cui fede e dalla cui preghiera sono sorti, in tutte le nostre nazioni, centinaia di monasteri. Questi hanno seminato Parola di Dio, sapienza ed educazione a convivere in pace, nell’attenzione ai poveri e nella laboriosità. Senza la sua fede l’Europa non si sarebbe educata alla carità e all’unità. Preghiamo perché i popoli europei custodiscano e facciano fruttificare questa preziosa eredità: S. Benedetto stesso interceda ancora!
12/7 MAR XV° T.O. [III]
(Proprio dioc. TN: m: Ss. Ermagora vesc. e Fortunato diac., martiri)
Is 7,1-9; Sal 47; Mt 11,20-24
Se non crederete, non resterete saldi Is 7,9
Un segreto da rivelare: senza fede ci sarà “sgretolamento totale”. Escludi la fede dalla tua famiglia, ed essa si andrà disgregando. Ignora la fede in paese, nel quartiere, ed esso diventerà una massa di persone sole. La stessa cosa vale per la nazione. Posso fidarmi, infatti, solo di chi crede, di chi ubbidisce a Dio e non ai propri desideri e inclinazioni. Io stesso trovo stabilità solo nell’affidarmi a Dio Padre!
13/7 MER XV° T.O. [III]
(mf: S. Enrico, † 1024)
Is 10,5-7.13-16; Sal 93; Mt 11,25-27
Con la forza della mia mano ho agito Is 10,13
Queste parole esprimono la superbia di chi ritiene d’essere l’artefice della propria sicurezza, di chi si sente l’autore del proprio benessere e non pensa a ringraziare nessuno, nemmeno Dio! Il profeta assicura a quest’uomo un intervento divino: le sue sicurezze saranno sgretolate fin dalle fondamenta.
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14/7 GIO XV° T.O. [III]
(mf: S. Camillo de Lellis, sac., † 1614)
Is 26,7-9.12.16-19; Sal 101; Mt 11,28-30
Signore, ci concederai la pace Is 26,12
Chi spera nel Signore può ritenersi al sicuro, nonostante difficoltà e sofferenze. Dal Signore non può venire che del bene. Egli è la fonte della pace e della vita. Possiamo, perciò, ripetergli: “Al tuo nome e al tuo ricordo si volge tutto il nostro desiderio, di notte anela a te l’anima mia, al mattino il mio spirito ti cerca”!
15/7 VEN XV° T.O. [III]
(m: S. Bonaventura, vesc. e dott., † 1274)
Is 38,1-6.21-22.7-8; salmo da Is 38,10-12.16; Mt 12,1-8
Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime Is 38,5
Anche Dio si commuove di fronte alle lacrime. Ezechia, gravemente ammalato, piange, fiducioso. E Dio gli accorda altri quindici anni di vita, così che possa servirlo ancora con generosità.
Grazie, Padre, per ogni volta che hai visto anche le mie lacrime! Grazie che vedi pure quelle della tua Chiesa.
16/7 SAB XV° T.O. [III]
(mf: B.V. Maria del Monte Carmelo)
Mi 2,1-5; Sal 9B; Mt 12,14-21
Guai a coloro che meditano l’iniquità Mi 2,1
Il profeta Michea ci vuole aiutare a convertirci, cominciando dai pensieri. Questi devono essere sempre pensieri di benedizione e di obbedienza al Signore.
Ci aiuterà Maria Santissima, che oggi veneriamo col titolo “del monte Carmelo”, giardino di Dio. Ella vuole che a tutti giunga la benedizione di Dio, e che tutti noi diventiamo benedizione gli uni per gli altri.
17/7 DOM XVI° T.O. Anno C [IV]
Gen 18,1-10; Sal 14; Col 1,24-28;
Lc 10,38-42
Maria ha scelto la parte migliore Lc 10,42
Gesù, hai apprezzato l’ascolto di Maria. Marta, sua sorella, con la sua preoccupazione trasmetteva inquietudine a tutti e, servendo il cibo, lo porgeva col condimento della lamentela e della pretesa nei confronti della sorella, e persino nei tuoi confronti. Tu sai che chi ascolta te diventa, poi, disponibile al servizio umile e disinteressato dei fratelli. Per questo ci proponi di imitare Maria, presentando a te il nostro orecchio e la nostra obbedienza. Non ci lascerai in ozio!
18/7 LUN XVI° T.O. [IV]
Mi 6,1-4.6-8; Sal 49; Mt 12,38-42
Con che cosa mi presenterò al Signore? Mi 6,6
Una bella domanda! Che cosa piace al Signore? Non le cose, nemmeno quelle preziose, ma “praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio”.
Oggi, col tuo aiuto, mio Signore, lo farò.
19/7 MAR XVI° T.O. [IV]
Mi 7,14-15.18-20; Sal 84; Mt 12,46-50
Egli tornerà ad avere pietà di noi Mi 7,19
Quando ci riconosciamo peccatori e temiamo i castighi di Dio, non dobbiamo dimenticare che egli desidera la nostra salvezza, e che, perciò, ci manifesterà ancora il suo amore. Intraprenderò la strada del pentimento e della conversione. Sarà difficile? Egli stesso mi aiuterà!
20/7 MER XVI° T.O. [IV]
(mf: S. Apollinare, vesc. e mart., II sec.)
Ger 1,1.4-10; Sal 70; Mt 13,1-9
Ecco, il seminatore uscì a seminare Mt 13,3
Gesù comincia a raccontare una parabola. Che cosa vorrà trasmetterci? Cosa gli preme che noi sappiamo? Cosa desidera che noi facciamo? Certamente egli vuole manifestarsi: è lui il seminatore ed è lui il seme.
Signore Gesù, fa’ cadere anche nel mio cuore la tua Parola, perché io la possa vivere con frutto!
21/7 GIO XVI° T.O. [IV]
(mf: S. Lorenzo da Brindisi, sac. e dott., † 1619)
Ger 2,1-3.7-8.12-13; Sal 35; Mt 13,10-17
Gli esperti nella Legge non mi hanno conosciuto Ger 2,8
Com’è possibile? Purtroppo è possibile preoccuparsi della Legge di Dio e non di Chi l’ha pronunciata, come pure è possibile difendere la Legge e non l’uomo per la cui difesa essa è stata promulgata. Dio rimprovera i responsabili del suo popolo, che si fanno grandi con la sua parola, e non si premurano di farsi portatori del suo amore per i poveri e i deboli e gli oppressi.
22/7 VEN S. Maria Maddalena (m) [P]
Ct 3,1-4 opp. 2Cor 5,14-17; Sal 62; Gv 20,1-2.11-18
Se uno è in Cristo, è una creatura nuova 2Cor 5,17
È vero! Quando cominci ad amare Gesù più di tutti gli altri e più di te stesso, cominci una nuova vita. Te ne accorgi tu stesso: ti sentirai come un bambino bisognoso di essere tenuto per mano da uno più grande. E se ne accorgeranno gli altri, che ti vedranno cambiato, ti avvicineranno con serenità e ti chiederanno aiuto.
23/7 SAB S. BRIGIDA, († 1373) religiosa, Patrona d’Europa [P]
Gal 2,19-20; Sal 33; Gv 15,1-8
Senza di me non potete far nulla Gv 15,5
Gesù non parla così per vantarsi, ma perché gli preme la nostra vita. È vero, verissimo, che solo con lui, con Gesù, la nostra vita si riempie e le nostre azioni diventano amore puro e disinteressato. Senza Gesù noi stessi siamo inaffidabili. Io non mi posso fidare di me stesso, ma solo di Gesù, che viene da Dio! Quando sono con lui posso riposare sereno.
24/7 DOM XVII° T.O. Anno C [I]
Gen 18,20-32; Sal 137; Col 2,12-14;
Lc 11,1-13
Chiedete e vi sarà dato Lc 11,9
Di quando in quando dico al Padre: è stato Gesù a dirmi di rivolgermi a te per chiedere. Ora ubbidendo a lui ti chiedo questo. E mi pare che il Padre “sia obbligato” a rispondermi e a intervenire… È chiaro che prima cerco di verificare se io gli ho ubbidito: in caso contrario non mi azzardo a chiedere nulla, perché potrebbe rispondermi: «La soluzione del tuo problema te l’ho già data, si verificherà quando mi ubbidirai»!
25/7 LUN S. GIACOMO, Ap. [P]
2Cor 4,7-15; Sal 125; Mt 20,20-28
Noi abbiamo un tesoro in vasi di creta 2Cor 4,7
Bellissimo l’esempio di San Paolo! Siamo deboli e fragili, ma preziosi, perché in noi abita, o si nasconde, Gesù stesso! Con altre parole beata Teresa di Calcutta diceva: «Io sono una piccola matita nelle mani di Dio»! A lui non serve una penna d’oro per scrivere le sue meraviglie. Io valgo perché e fino a quando sto nelle sue mani.
26/7 MAR XVII° T.O. [I]
(m: Ss. Gioacchino e Anna, genitori della B.V. Maria)
Ger 14,17-22; Sal 78; Mt 13,36-43
Riconosciamo, Signore, la nostra infedeltà Ger 14,20
Prima di chiedere a Dio salute e salvezza dai nemici, Geremia chiede perdono per le infedeltà del popolo. E prima di chiedere perdono per esse, le riconosce. La nostra conversione è la strada su cui Dio ci potrà beneficare, consolare, risanare e rafforzare!
27/7 MER XVII° T.O. [I]
Ger 15,10.16-21; Sal 58; Mt 13,44-46
Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo Mt 13,44
Il regno dei cieli lo puoi trovare per caso o dopo lunga ricerca, come accade al mercante di perle. In ogni caso, lo godrai solo se rinunci a tutto il resto. Vuoi essere di Dio, di Gesù? Abbandona tutti gli altri valori che ti occupano il cuore: ambizioni, ricchezze, superbie e vanità varie. Queste cose non possono stare insieme con lui nel tuo cuore: lui non accetterebbe mai!
28/7 GIO XVII° T.O. [I]
Ger 18,1-6; Sal 145; Mt 13,47-53
Raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi Mt 13,48
È normale che i pescatori agiscano così. Alla fine del mondo avverrà lo stesso con gli uomini. Quali saranno trovati e riconosciuti buoni? Quelli che hanno in sè l’unico Buono, quelli che si sono uniti a Gesù, quelli che, consapevolmente o no, si sono lasciati guidare dal suo amore!
29/7 VEN S. Marta (m) [P]
1Gv 4,7-16; Sal 33; Gv 11,19-27 opp. Lc 10,38-42
Dio è amore 1Gv 4,16
San Giovanni stupisce tutto il mondo con questa rivelazione. Nessuno l’aveva mai pensato, e nessuno lo pensa, perché tutto il mondo è abituato a chiamare «Dio» quel che conosce, o che invidia, o che gli fa sognare grandezza e potere e comodità: l’amore, invece, è sempre sconosciuto, imprevedibile, senza invidia, ma, soprattutto, desideroso di donarsi fino “alla fine”, fino a morire! Dio è amore!
30/7 SAB XVII° T.O. [I]
(mf: S. Pietro Crisologo, vesc. e dott., † 450)
Ger 26,11-16.24; Sal 68; Mt 14,1-12
Ascoltate la voce del Signore Ger 26,13
Già accusato a morte, Geremia rivolge questo grido accorato a tutti. Ascoltare Dio e ubbidirgli è la strada della salvezza. Lo ripetiamo anche oggi, in un mondo come il nostro, in cui è difficile aver fiducia di qualcuno, persino di chi ci governa o dice di farlo. Tutti i guai vengono dal peccato, e non possono risolversi se non col tornare ad ascoltare quel Dio che ci ha creati e ci ama e ci consiglia per il nostro bene!
31/7 DOM XVIII° T.O. Anno C [II]
Qo 1,2; 2,21-23; Sal 89; Col 3,1-5.9-11; Lc 12,13-21
Quello che hai preparato di chi sarà? Lc 12,20
Gesù non ha peli sulla lingua. Lo stolto ammucchia denaro e ricchezze, come dovesse vivere chissà quanto, ma anche per lui verrà il momento della morte, e verrà in modo inatteso. Gesù chiede: le ricchezze ammucchiate a chi potranno servire? Non di certo al possessore: a lui servirebbero se ne avesse fatto strumento di amore ai poveri, ai sofferenti, agli oppressi. Non essere stolto: pensaci prima!
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