CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT
calendario cinquepani ottobre 2012 ottobre 2012
ANNO B 2012
1/10 LUN XXVIa T.O. [II]
(m: S. Teresa di Gesù B., verg. e dott., † 1897)
Gb 1,6-22; Sal 16; Lc 9,46-50
Il più piccolo fra tutti voi, questi è grande Lc 9,48
È desiderio e ricerca di molti essere ritenuti grandi, essere tra i primi, essere considerati da tutti. Gesù ci insegna la strada: sii piccolo, e allora Dio si occuperà di te; mettiti al di sotto di tutti, e allora Dio ti guarderà con attenzione. Sei grande quando sei considerato da Dio!
S. Teresa di Gesù Bambino ha percorso questa strada e ne è diventata maestra. Le chiediamo di aiutarci ad amare la piccolezza.
2/10 MAR Ss. Angeli Custodi (m) [P]
Es 23,20-23; Sal 90; Mt 18,1-5.10
Io mando un angelo davanti a te Es 23,20
Dio Padre si occupa di ciascuno di noi con un’attenzione particolare. L’angelo custode è il segno e il garante di quest’amore di cui siamo fatti oggetto. Chi è attento a questa presenza viva e amorosa accanto a sè, se ne accorge talora da piccoli o grandi segni che ci accompagnano. Oggi ringraziamo il Padre per questo dono!
3/10 MER XXVIa T.O. [II]
Gb 9,1-12.14-16; Sal 87; Lc 9,57-62
Tu va’ e annuncia il regno di Dio Lc 9,60
Gesù risponde così a chi vuole seguirlo. Questi non deve avere altra preoccupazione, nemmeno quella di piacere ai propri parenti. Anch’essi hanno bisogno che venga loro annunciato il regno di Dio.
4/10 GIO S. FRANCESCO d'ASSISI, († 1226) Patrono d’Italia [P]
Gal 6,14-18; Sal 15; Mt 11,25-30
Io vi darò ristoro Mt 11,28
La promessa di Gesù è consolante. Egli la rivolge a chi, affaticato e oppresso, si rivolge a lui. Il ristoro del Signore arriva nel fondo dell’anima e agisce a lungo.
S. Francesco ha aiutato molti a rivolgersi a Gesù con fiducia, tanto da essere proclamato per questo patrono d’Italia. Non ci limitiamo ad ammirarlo, ma cerchiamo pure di imitarlo nel suo amore al Signore.
5/10 VEN XXVIa T.O. [II]
Gb 38,1.12-21; 40,3-5; Sal 138; Lc 10,13-16
Chi ascolta voi ascolta me Lc 10,16
Così Gesù incoraggia i suoi apostoli. Essi godono del suo appoggio costante. Anch’io sono incoraggiato ad ascoltare e ubbidire coloro che Gesù manda come suoi messaggeri. Non devo seguire i miei gusti, ma la Parola che mi viene donata da chi su questa terra rappresenta il Signore.
6/10 SAB XXVIa T.O. [II]
(mf: S. Bruno, monaco, † 1101)
Gb 42,1-3.5-6.12-17; Sal 118; Lc 10,17-24
Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli Lc 10,20
Ti ringrazio, Signore Gesù, per questa certezza che ci doni. Tu hai già visto il nostro nome scritto nel libro di Dio. Non siamo dimenticati da lui, anzi, gli siamo costantemente presenti. Non c’è più posto per la tristezza nel nostro cuore!
7/10 DOM XXVIIa T.O. Anno B [III]
Gn 2,18-24; Sal 127; Eb 2,9-11; Mc 10,2-16
L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto Mc 10,9
Quando i miei genitori si sono sposati hanno ricevuto in dono una croce ricamata su seta con la scritta: “Io ti parlo senza voce, niun va in cielo senza croce”. La croce degli sposi non è lontana: essi stessi sono, almeno a momenti più o meno lunghi, croce l’uno per l’altro. La loro attenzione dev’essere rivolta all’opera di Dio e non alla propria soddisfazione. Opera di Dio è la loro unità, che, proprio perché costa, è preziosa ricchezza per i figli e per tutta la società.
8/10 LUN XXVIIa T.O. [III]
Gal 1,6-12; Sal 110; Lc 10,25-37
Vide e ne ebbe compassione Lc 10,33
Gesù racconta una parabola che piace a tutti. Un samaritano mette in secondo piano i propri impegni pur di soccorrere uno nella sofferenza. Quante persone realizzano la bontà di quest’uomo! E che gioia profonda viene data a chi si affatica per i fratelli! Tale fatica è partecipazione alla compassione di Dio, e perciò lascia un senso di pienezza e compiutezza del proprio essere. La tristezza è caratteristica, invece, di chi non si dona e pensa solo a sè.
9/10 MAR XXVIIa T.O. [III]
(mf: Ss. Dionigi, vesc., e Compagni, martiri, † sec. III; S. Giovanni Leonardi, sac., † 1609)
Gal 1,13-24; Sal 138; Lc 10,38-42
Maria ascoltava la sua parola Lc 10,39
Ci troviamo a Betania, vicino a Gerusalemme, dove Gesù sta per arrivare per compiere il sacrificio della propria vita. Egli, che ha appena istruito i discepoli sull’amore del prossimo, fa notare che ogni servizio deve nascere dall’ascolto della sua Parola. Maria non si lascia trascinare da sua sorella Marta nel vortice delle cose da fare, perché per lei ascoltare Gesù è più importante: è lui che deve dirle cosa fare!
10/10 MER XXVIIa T.O. [III]
Gal 2,1-2.7-14; Sal 116; Lc 11,1-4
Venga il tuo regno Lc 11,2
Il tuo regno, Signore Gesù, è un nuovo sistema politico! Nel tuo regno non ci sono funzionari, ci sono solo fratelli. Nel tuo regno non ci sono partiti, c’è solo un desiderio, quello di portare a tutti i segni del tuo amore. Nel tuo regno non ci sono tasse, perché in esso ognuno dà se stesso per il bene di tutti. Venga il tuo regno!
11/10 GIO XXVIIa T.O. [III]
Gal 3,1-5; cant: Lc 1,69-75; Lc 11,5-13
Bussate e vi sarà aperto Lc 11,9
Gesù ci esorta a chiedere al Padre, a bussare alla porta del suo cuore ricco di misericordia. Dobbiamo farlo però con fede, sicuri di essere ascoltati e sicuri che il Padre sa meglio di noi di che cosa abbiamo bisogno. La nostra preghiera non andrà mai perduta.
12/10 VEN XXVIIa T.O. [III]
Gal 3,7-14; Sal 110; Lc 11,15-26
Il giusto per fede vivrà Gal 3,9
San Paolo ci ripete questa parola del profeta Abacuc. Il giusto, cioè chi è gradito a Dio perché compie la sua volontà, riceve vita grazie alla sua fede. La fede è necessaria per riuscire a praticare l’amore che ci fa simili al Padre nostro. Ci affidiamo perciò con fiducia a Dio, ci abbandoniamo alla sua volontà ascoltandola da Gesù.
13/10 SAB XXVIIa T.O. [III]
Gal 3,22-29; Sal 104; Lc 11,27-28
Tutti voi siete uno in Cristo Gesù Gal 3,28
Siamo battezzati nel nome di Gesù, perciò il suo amore ci unisce, ci rende un sol corpo, fa di noi tutti un’unica realtà. Quando la tua fede diventa viva e il tuo amore a Gesù ti cambia il cuore, allora comprendi la verità di questa parola dell’apostolo.
14/10 DOM XXVIIIa T.O. Anno B [IV]
Sap 7,7-11; Sal 89; Eb 4,12-13; Mc 10,17-30
Nessuno è buono, se non Dio solo Mc 10,18
Un tale, rivolgendosi a Gesù, lo chiamò ‘Maestro buono’. È un complimento? Cosa se ne fa il Signore dei complimenti? La parola ‘buono’ ha un grande valore, è un aggettivo che si addice soltanto a Dio. Chiamando ‘buono’ Gesù, è come dire: prendo ogni tua parola come parola di Dio, voglio ubbidire a te come si ubbidisce a Dio. Quando parliamo a Gesù non possiamo usare parole adulatrici: egli prende sul serio ogni cosa che gli diciamo.
15/10 LUN XXVIIIa T.O. [IV]
(m: S. Teresa d’Avila, verg. e dott., † 1582)
Gal 4,22-24.26-27.31 - 5,1; Sal 112; Lc 11,29-32
Vi è uno più grande di Giona Lc 11,32
Giona è stato un profeta importante per i pagani di Ninive, che gli hanno ubbidito nonostante egli non avesse portato in sè la misericordia di Dio per quel popolo. Gesù stava donando segni della misericordia di Dio ai suoi connazionali, ma questi non gli davano fiducia: erano peggio dei pagani. Farò attenzione oggi a quanto mi dice il mio Signore.
16/10 MAR XXVIIIa T.O. [IV]
(mf: S. Edvige, relig., † 1243; S. Margherita Maria Alacoque, verg., † 1690)
Gal 5,1-6; Sal 118; Lc 11,37-41
Date in elemosina quello che c’è dentro Lc 11,41
L’elemosina è un atto gradito a Dio, se è segno di amore. Gesù rimprovera ai farisei, famosi per l’osservanza di tutte le regole esteriori, di non essere capaci di vivere lo stesso amore misericordioso che Dio ha per tutti, anche per i peccatori e per chi non ce la fa a mettere in pratica tutta la legge. Prima di dare qualcosa, bisogna dare se stessi!
17/10 MER XXVIIIa T.O. [IV]
(m: S. Ignazio di Antiochia, vesc. e mart., † 115 ca)
Gal 5,18-25; Sal 1; Lc 11,42-46
Il frutto dello Spirito è amore Gal 5,22
Quando lo Spirito di Dio entra in noi, ce ne accorgiamo. In quel momento cambia qualcosa nel nostro cuore: diventiamo capaci di amare, di amare chiunque, di amare comunque, di amare con l’amore di Dio. Sono molto differenti i momenti in cui lo Spirito Santo è in noi da quei momenti in cui altri spiriti si muovono dentro il nostro cuore!
18/10 GIO S. LUCA, Ev. [P]
2Tim 4,10-17; Sal 144; Lc 10,1-9
È vicino a voi il regno di Dio Lc 10,9
Il regno di Dio è vicino quando è vicino il re, colui che Dio manda per guidare gli uomini nel cammino verso di lui, per fare di loro un popolo, per unirli in un’unica volontà di pace e di comunione.
Da quando tu, Gesù, sei con noi, è vicino, anzi, è in mezzo a noi il regno di Dio!
19/10 VEN XXVIIIa T.O. [IV]
(mf: Ss. Giovanni da Brébeuf, Isacco Jogues, sacerdoti, e Compagni martiri, † sec. XVII; S. Paolo della Croce, sac., † 1775)
Ef 1,11-14; Sal 32; Lc 12,1-7
Valete più di molti passeri Lc 12,7
Grazie, Signore Gesù, di questa parola che ci rassicura. Agli occhi del Padre tuo ognuno di noi ha un valore enorme: per noi egli ha impegnato il suo amore, per noi ha mandato te, e per noi tu hai sofferto e sei morto. Valiamo davvero più dei passeri!
20/10 SAB XVIIIa T.O. [IV]
Ef 1,15-23; Sal 8; Lc 12,8-12
Non preoccupatevi … di che cosa dire Lc 12,11
È un bel consiglio. Possiamo stare in pace sempre, e la pace è la miglior preparazione per incontrare una persona. Sapevo che mi voleva vedere un amico per rimproverarmi. Continuamente mi veniva la tentazione di preparare la mia difesa, ma poi ho pensato: la miglior difesa è la parola di Gesù, e lui non vuole che mi prepari. Quell’incontro è stato davvero benedetto dal Signore.
21/10 DOM XXIXa T.O. Anno B [I]
Is 53,2.3.10-11; Sal 32; Eb 4,14-16; Mc 10,35-45
Chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti Mc 10,45
Primo è colui che è maggiormente ripieno dell’amore di Dio. E Dio trova posto per riversare il suo amore in chi ama chi gli assomiglia, in chi si fa in quattro per amare, in chi non si preoccupa di se stesso. Tutti si rivolgono volentieri a chi è pronto a servire: egli è veramente il primo.
22/10 LUN XXIXa T.O. [I]
Ef 2,1-10; Sal 99; Lc 12,13-21
E quello che hai preparato, di chi sarà? Lc 12,20
Chi muore all’improvviso, tanto più se ricco, lascia molti problemi ai parenti. Ed egli non trae nessun vantaggio dalle sue proprietà. Vale la pena accumulare denaro e ricchezze? Non sarebbe più vantaggioso per sè e per le persone amate lasciare un esempio di generosità, di distacco dalle cose, di attenzione ai poveri e alle iniziative di carità materiale e spirituale?
23/10 MAR XXIXa T.O. [I]
(mf: S. Giovanni da Capestrano, sac., † 1456)
Ef 2,12-22; Sal 84; Lc 12,35-38
Egli è la nostra pace Ef 2,14
San Paolo ci parla di Gesù. È innamorato di lui, per questo non smette mai di trovare occasioni per farcelo conoscere. Chi ama Gesù, non vede più nessuno come nemico, e per questo possiamo dire che è Gesù la pace, anche la pace tra i popoli. La pace stipulata da governi e governanti dura poco. Non c’è vera pace né tra persone, né tra famiglie e nemmeno tra etnie e popoli finché non arriva Gesù nei cuori.
24/10 MER XXIXa T.O. [I]
(mf: S. Antonio Maria Claret, vesc., † 1870)
Ef 3,2-12; Is 12,2-6; Lc 12,39-48
Anche voi tenetevi pronti Lc 12,40
Ci teniamo pronti, Gesù, per ogni cosa possa succedere. La sicurezza non può venire dagli uomini nè può essere stabile in questo mondo. In ogni momento, infatti, può capitare qualcosa che stravolge i nostri programmi, che ci fa soffrire, che ci fa temere la morte vicina. Ci teniamo uniti a te, l’unico che ci può ristorare qui sulla terra e l’unico che ci può accogliere nel mondo del tutto nuovo dove siamo attesi per sempre.
25/10 GIO XXIXa T.O. [I]
Ef 3,14-21; Sal 32; Lc 12,49-53
Ho un battesimo nel quale sarò battezzato Lc 12,50
Gesù, sei in attesa della grande Ora che cambierà la tua vita: è il momento del tuo passaggio da questo mondo al Padre; lo attendi con grande desiderio, perché sarà l’Ora della nostra salvezza. Il tuo “battesimo” è il morire donando te stesso con amore, per poi rialzarti e donare anche a noi la pienezza dell’amore.
26/10 VEN XXIXa T.O. [I]
Ef 4,1-6; Sal 23; Lc 12,54-59
Un solo Dio e Padre di tutti Ef 4,6
Che esista un solo Dio sembra ovvio, tanto che persino i pagani lo pensano. Che Dio sia Padre, invece, siamo solo noi a crederlo, noi che abbiamo ascoltato, amato e accolto Gesù. Che Dio sia Padre che ama tutti, anche coloro che seguono altre religioni, è ancor più difficile pensarlo: chi non è cristiano non l’accetta. Noi sappiamo che Gesù è morto anche per loro e che, se saranno salvati, lo saranno grazie a Gesù, il Figlio di quel Dio che chiamiamo Padre!
27/10 SAB XXIXa T.O. [I]
Ef 4,7-16; Sal 121; Lc 13,1-9
Venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò Lc 13,6
La pianta di fico è un simbolo. Da essa ci si aspetta, a suo tempo, frutti dolci e nutrienti. È il popolo di Dio che deve dare al mondo ciò che lo può sostenere e nutrire. È la Chiesa che offre risposte a chi cerca un senso per la propria vita, aiuto a chi cerca sollievo dalle proprie sofferenze, luce a chi cerca verità dopo essere stato tante volte ingannato. Se noi, membri della Chiesa, saremo uniti a Gesù porteremo molto frutto!
28/10 DOM XXXa T.O. Anno B [II]
Ger 31,7-9; Sal 125; Eb 5,1-6; Mc 10,46-52
Gesù si fermò e disse: ”Chiamatelo!” Mc 10,49
Un mendicante! Gesù lo fa chiamare non perché cieco o senza denaro, ma perché ha fede, una fede che deve essere di esempio, e forse anche di rimprovero, ai suoi discepoli. Essi hanno paura a camminare dietro a lui, mentre il cieco, guarito, segue con decisione e con gioia il Signore, anche se diretto a Gerusalemme, dove incontrerà la morte!
29/10 LUN XXXa T.O. [II]
Ef 4,32 - 5,8; Sal 1; Lc 13,10-17
Siate misericordiosi Ef 4,32
Anche Gesù aveva dato questo comando ai suoi, aggiungendo: “come il Padre vostro”. La misericordia è la caratteristica del vero Dio, dell’unico Dio, di quel Dio che ama gli uomini. Chi vuol piacere a Dio, farlo conoscere, essere partecipe della sua luce deve usare misericordia. Chi non usa misericordia è lontano da Dio, anche se fosse convinto di avere cento ragioni.
30/10 MAR XXXa T.O. [II]
Ef 5,21-33; Sal 127; Lc 13,18-21
È simile a un granellino di senape Lc 13,19
“Il regno di Dio è simile a…”. Una caratteristica di quel granellino è di essere praticamente invisibile. È così minuscolo che per vederlo è quasi necessaria la lente! Il regno di Dio lo vedi se proprio lo vuoi vedere; esso non si impone, né per obbligarti ad accettarlo né per farti paura. Se lo accogli, trasforma la tua vita facendola diventare benedizione per molti.
31/10 MER XXXa T.O. [II]
Ef 6,1-9; Sal 144; Lc 13,22-30
Onora tuo padre e tua madre Ef 6,2
Grazie, Padre, di questa indicazione della tua sapienza! Il padre e la madre fanno parte della nostra vita, fin dall’inizio. Essi sono lo strumento di cui ti sei servito per darci la vita e, per molti di noi, anche la conoscenza di te. Onorarli comporta vivere secondo i tuoi insegnamenti e la tua sapienza. Chi vive secondo la tua luce onora davvero i propri genitori!
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