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CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT

01 ott 2024
OTTOBRE 2024

2024

1/10 MAR XXVI° T.O. [II]

(m: S. Teresa di Gesù B., verg. e dott., † 1897)

Gb 3,1-3.11-17.20-23; Sal 87; Lc 9,51-56

Stavano compiendosi i giorni Lc 9,51

“... in cui sarebbe stato elevato in alto”. Gesù comincia il suo pellegrinaggio verso Gerusalemme. Non è come le altre volte. Egli sa che è quello definitivo, quello vero. Stavolta arriverà non al tempio di Dio, ma a Dio stesso, che lo attende nei cieli. Giorno per giorno lo accompagnerò, offrendomi con lui al Padre.

2/10 MER Ss. Angeli Custodi (m) [P]

Es 23,20-23; Sal 90; Mt 18,1-5.10

I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio Mt 18,10

Ringraziamo il Padre che ci garantisce assistenza per i momenti difficili della vita. Ognuno di noi è tenuto d’occhio da lui, grazie agli angeli che ci può inviare. In modo particolare, chi è oppresso e disprezzato, chi è piccolo, non si deve vergognare, perché davanti a Dio c’è un suo rappresentante!

3/10 GIO XXVI° T.O. [II]

Gb 19,21-27; Sal 26; Lc 10,1-12

Pregate dunque il Signore della messe Lc 10,2

Gesù invia settantadue a preparare il suo arrivo, proprio come facevano i re della terra. Settantadue sono molti, ma non sufficienti. Perciò primo loro compito sarà pregare perché il Padre ne mandi altri. Non sono essi che li devono cercare. Si fideranno del Padre anche per questo.

4/10 VEN S. FRANCESCO d'ASSISI, († 1226), Patrono d’Italia [P]

Gal 6,14-18; Sal 15; Mt 11,25-30

Le hai rivelate ai piccoli Mt 11,25

San Francesco è uno di questi piccoli: ha ricevuto dal Padre la rivelazione delle “cose” grandi e importanti. Egli ne ha fatto tesoro e s’è lasciato cambiare i programmi. Ha dedicato ad esse tutto il suo tempo. È divenuto così anche lui un dono del Padre per il nostro popolo e per tutta la Chiesa, anzi, per il mondo intero, che in molti modi ha beneficiato della sapienza e della carità scaturiti dal suo amore al Signore Gesù.

5/10 SAB XXVI° T.O. [II]

Gb 42,1-3.5-6.12-17; Sal 118; Lc 10,17-24

Tu puoi tutto Gb 42,2

Giobbe riconosce che la sapienza di Dio supera di gran lunga la sua, anzi, è costretto a riconoscere la propria ignoranza. E riconosce che Dio non è solo sapiente, bensì anche potente. Nessun progetto per lui è impossibile. Quanto dice Giobbe, a maggior ragione vale per me. Davanti alla Parola di Dio, posso solo chiudere la mia bocca, e ascoltare.

6/10 DOM XXVII° T.O. Anno B [III]

Gen 2,18-24; Sal 127; Eb 2,9-11; Mc 10,2-16

Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio Mc 10,11

Che mistero grande la famiglia! Gesù la considera seriamente, secondo il disegno di Dio. L’uomo, per la sua incapacità di amare, ritiene impraticabile il matrimonio indissolubile, e chiede deroghe e dispense. Continuiamo a pregare, perché l’amore santo e vero rimanga sulla terra.

7/10 LUN XXVII° T.O. [III]

(m: B. V. Maria del Rosario)

Gal 1,6-12; Sal 110; Lc 10,25-37

Un Samaritano vide e ne ebbe compassione Lc 10,33

Col santo rosario meditiamo la vita di Gesù nel mondo: è lui il Samaritano che soccorre l’uomo ferito e rovinato, e privato della gioia dal brigantaggio del peccato. Gesù ci vede feriti e ci soccorre. Ci porta nella locanda da lui edificata, la Chiesa, e fa sì che qualcuno si occupi di noi per restituirci del tutto la vita.
Aiutati da Maria, ci rendiamo disponibili affinché Lui continui a donare anche attraverso di noi la sua compassione.

8/10 MAR XXVII° T.O. [III]

Gal 1,13-24; Sal 138; Lc 10,38-42

Maria… ascoltava la sua parola Lc 10,39

È una scena commovente. Gesù ha bisogno di ristoro, ma noi come possiamo darglielo, se non siamo prima nutriti e ristorati da lui? Maria si nutre della Parola che Gesù pronuncia, per poi mettersi a sua disposizione e offrirgli non solo un pezzo di pane, ma la propria stessa vita.

9/10 MER XXVII° T.O. [III]

(mf: Ss. Dionigi, vesc., e Comp., martiri, † sec. III; S. Giovanni Leonardi, sac., † 1609)

Gal 2,1-2.7-14; Sal 116; Lc 11,1-4

Gesù si trovava in un luogo a pregare Lc 11,1

Credeva d’essere solo, ma i discepoli lo hanno visto. Hanno visto che pregava e si sono incuriositi. Come prega lui? Come mai, quando prega, gli si illumina il volto? Possiamo noi pregare come lui? Glielo chiedono e lui risponde. Saremo capaci di dire “Padre” come lo dice lui?

10/10 GIO XXVII° T.O. [III]

(m: S. Daniele Comboni, vesc., † 1881)

Gal 3,1-5; cant: Lc 1,69-75; Lc 11,5-13

Chiedete e vi sarà dato Lc 11,9

Chi ha cominciato a conoscere e adorare il Padre, chi gli ha offerto la vita per vivere come lui vuole, può anche chiedere. Che cosa chiederà, se non solo ciò che serve al suo regno e a manifestare la sua gloria? Vedremo Dio all’opera, anzitutto nel nostro cuore, divenuto capace solo di desiderare di vivere il suo amore.

11/10 VEN XXVII° T.O. [III]

Gal 3,7-14; Sal 110; Lc 11,15-26

Se arriva uno più forte di lui... Lc 11,21

“...gli strappa via le armi”.
Una lotta decisiva. Nella casa occupata dal nemico arriva uno più forte. Vince, svuota la casa, la rinnova e vi pone la propria dimora. La casa è il mio cuore, chi la occupa la sta rovinando e crea sofferenza. Arriva uno più forte, arrivi tu, Gesù. Quello di prima se ne deve andare. Rimani, Gesù, voglio che tu resti come unico padrone.

12/10 SAB XXVII° T.O. [III]

Gal 3,22-29; Sal 104; Lc 11,27-28

Beati coloro che ascoltano la parola di Dio Lc 11,28

Sono beati, cioè vicini a Dio, coloro che si nutrono della sua Parola, che diventa il loro programma di vita. Davvero beato, pieno di eternità, chi si immerge nella Parola di sapienza e di tenerezza, Parola che maledice il peccato e benedice, cioè cerca di salvare, il peccatore. Beata sei tu, Maria, da cui prendo ispirazione e coraggio.

13/10 DOM XXVIII° T.O. Anno B [IV]

Sap 7,7-11; Sal 89; Eb 4,12-13; Mc 10,17-30

Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò Mc 10,21

Lo sguardo di Gesù è penetrante: entra nel cuore deponendovi santità. Eccolo, arriva come una freccia, colpisce lo sguardo di chi cerca vita. Che succede? Quel cuore, raggiunto dall’amore di Gesù, è già occupato. Sono solo cianfrusaglie, ma sufficienti a interrompere la relazione che salva.
Gesù, fissalo su di me il tuo sguardo: io ti risponderò.

14/10 LUN XXVIII° T.O. [IV]

(mf: S. Callisto I, papa e mart., † 222)

Gal 4,22-24.26-27.31 - 5,1; Sal 112; Lc 11,29-32

Qui vi è uno più grande di Giona Lc 11,32

Giona non era grande: infatti, chiamato ad essere profeta, prima disubbidisce sfacciatamente, poi si converte, ma non fa propria la misericordia di Dio. Eppure i senza Dio lo hanno ascoltato e gli hanno ubbidito. Gesù è da subito figlio ubbidiente, impegnato a esercitare la misericordia del Padre. Perché non lo ascoltiamo?

15/10 MAR XXVIII° T.O. [IV]

(m: S. Teresa d’Avila, verg. e dott., † 1582)

Gal 5,1-6; Sal 118; Lc 11,37-41

In forza della fede attendiamo la giustizia sperata Gal 5,5

Oggi santa Teresa ci aiuta con l’esempio ad appoggiarci sulla fede, la fede come la proclama San Paolo. Non è la fiducia nel nostro fare pratiche di pietà, ma nell’amore che Gesù ha avuto e ha per noi fino a morire in croce. È Gesù nel nostro cuore che ci rende giusti, cioè graditi al Padre.

16/10 MER XXVIII° T.O. [IV]

(mf: S. Edvige, relig., † 1243; S. Margherita M. Alacoque, verg., † 1690)

Gal 5,18-25; Sal 1; Lc 11,42-46

Il frutto dello Spirito invece è amore Gal 5,22

San Paolo ci apre gli occhi sui due modi di vivere possibili: quello secondo la carne e quello secondo lo Spirito. Il primo modo lo vivono quelli che non hanno conosciuto Gesù, il secondo quelli che, influenzati da lui, hanno ricevuto il suo soffio vitale. E lo si vede, come no? Questi sono portatori di gioia, di pace, di amore, e persino di pazienza e di dominio di sé, cioè temperanza, purezza, padronanza nel parlare e nel mangiare.

17/10 GIO XXVIII° T.O. [IV]

(m: S. Ignazio di Antiochia, vesc. e mart., † 107 ca)

Ef 1,1-10; Sal 97; Lc 11,47-54

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo Ef 1,3

Iniziamo la lettura della lettera agli Efesini. L’apostolo comincia a scrivere benedicendo Dio, il Padre di Gesù, che ha posto il suo sguardo su di noi e ci ha voluti nel suo cuore, santi e immacolati. I motivi che abbiamo per benedire Dio sono infiniti, e aumentano con la conoscenza di Gesù, che ha ricevuto tutto dal Padre e tutto condivide con noi.

18/10 VEN S. LUCA, Ev. [P]

2Tm 4,10-17; Sal 144; Lc 10,1-9

Designò altri settantadue Lc 10,1

Dodici sono decisamente pochi. Gesù ne trova una folla, settantadue. Oggi si direbbe che non vuole incaricare solo i preti, ma anche te, per portare a molti la bella notizia che si può vivere come regno dei cieli, cioè obbedienti all’amore del Padre, che vede solo figli suoi sulla terra. Sei pronto?

19/10 SAB XXVIII° T.O. [IV]

(mf: Ss. Giovanni da Brébeuf, Isacco Jogues, sacerdoti, e Compagni, martiri, sec. XVII; S. Paolo della Croce, sac., † 1775)

Ef 1,15-23; Sal 8; Lc 12,8-12

Chi bestemmia lo Spirito Santo, non gli sarà perdonato Lc 12,10

Chi ha il coraggio di bestemmiare lo Spirito Santo? È chi, ben sapendo che Gesù è il salvatore mandato dal Padre, lo rifiuta consapevolmente. Perché non sarà perdonato? Semplice: perché non riconosce nemmeno di essere peccatore, non vuole salvezza, non desidera il perdono e, se lo volesse, da chi andrebbe? Non troverebbe nessun altro che lo può perdonare, salvare.

20/10 DOM XXIX° T.O. Anno B [I]

Is 53,2.3.10-11; Sal 32; Eb 4,14-16; Mc 10,35-45

Il calice che io bevo, anche voi lo berrete Mc 10,39

I discepoli hanno risposto che vogliono bere il calice di Gesù. Essi sanno cosa ciò significa: partecipare alla sua sofferenza. E Gesù lo conferma: parteciperete. Ci sarà una croce per ognuno di noi. Quello sarà il modo di stare alla sua destra e alla sua sinistra, il modo di regnare con lui.

21/10 LUN XXIX° T.O. [I]

Ef 2,1-10; Sal 99; Lc 12,13-21

Ci ha fatto rivivere con Cristo Ef 2,5

San Paolo continua a benedire Dio per le meraviglie operate in noi quando ci ha messi in relazione col Figlio suo. E dà uno sguardo al passato, quando tutti eravamo pagani, dediti ai vizi più riprovevoli. La venuta di Gesù e del suo Spirito ci ha davvero trasformati, tanto che ora non viviamo più solo una vita biologica, ma una divina, santa, spirituale, ricca di amore e di gioia. Faremo attenzione a non tornare indietro!

22/10 MAR XXIX° T.O. [I]

Ef 2,12-22; Sal 84; Lc 12,35-38

Siate pronti Lc 12,35

A quelli che si impegnano a cercare il regno di Dio, Gesù offre una serie di esortazioni. Una di queste, che ritorna spesso, è di essere vigilanti. Perché? Siamo sempre tentati dal modo di vivere di chi esclude Dio. «Siate pronti», è l’invito a essere come Noè, che non imitava gli altri, ma rimaneva saldo nel compiere la volontà che il Padre gli rivelava.

Vuoi aiutarci? Se devi richiedere il calendario fallo subito, entro ottobre! Grazie.

23/10 MER XXIX° T.O. [I]

(mf: S. Giovanni da Capestrano, sac., † 1456)

Ef 3,2-12; salmo: Is 12,2-6; Lc 12,39-48

Nell’ora che non immaginate viene il Figlio dell’uomo Lc 12,40

Ancora vigilanza. Gesù è sempre presente, come ha detto, ma chi non lo vede lo pensa lontano. Anch’io… Ricordiamo a noi stessi e agli altri che egli “viene”, affinché ci impegniamo a rimanergli ubbidienti, a vivere la vita sempre come servizio a lui.

24/10 GIO XXIX° T.O. [I]

(mf: S. Antonio Maria Claret, vesc., † 1870)

Ef 3,14-21; Sal 32; Lc 12,49-53

Ho un battesimo nel quale sarò battezzato Lc 12,50

Di che stai parlando, Gesù? Dove sarai immerso? Entrerai nella sofferenza della morte, per uscire da essa con una vita diversa, nuova, meravigliosa. Ad essa parteciperemo anche noi, tuoi discepoli. Ci sarà chi ci procurerà sofferenza e morte, perché siamo tuoi, ma tu ci rialzerai per sempre.

25/10 VEN XXIX° T.O. [I]

Ef 4,1-6; Sal 23; Lc 12,54-59

Vi esorto a sopportarvi a vicenda nell’amore Ef 4,2

Le esortazioni dell’apostolo sono preziose. Egli vuole che siamo molto attivi nel regno di Dio, che è l’opposto dei regni del mondo. In esso l’amore ha sempre la meglio. E’ il modo di vivere che ci contraddistingue e rivela la presenza di Dio Padre.

26/10 SAB XXIX° T.O. [I]

Ef 4,7-16; Sal 121; Lc 13,1-9

Padrone, lascialo ancora quest’anno Lc 13,8

Gesù parla in parabole, perché capiscano solo quelli che lo amano. Chi ama Gesù capisce che è lui il servo che si offre a compiere un supplemento di fatica, la fatica della passione e morte, affinché il popolo porti frutto, affinché nasca la Chiesa.
E io capisco anche che il Padre ha pazienza pure con me, e che anch’io mi nutrirò con l’amore di Gesù, che muore per me.

27/10 DOM XXX° T.O. Anno B [II]

Ger 31,7-9; Sal 125; Eb 5,1-6; Mc 10,46-52

Coraggio! Alzati, ti chiama! Mc 10,49

Immagino la gioia di quel cieco che aveva chiamato Gesù ed era stato sgridato da molti. Ora è Gesù stesso che chiama lui. È cieco, è mendicante, è emarginato, ma ha fede. Questa attira l’attenzione di Gesù. La fede del cieco lo ha salvato dall’essere succube del pensiero di tutti, cioè dei peccatori, e così si è avvicinato ad ascoltare Gesù.

28/10 LUN Ss. SIMONE e GIUDA, App. [P]

Ef 2,19-22; Sal 18; Lc 6,12-19

Tutta la folla cercava di toccarlo Lc 6,19

Toccare Gesù! Qualcuno direbbe: che emozione! Altri: che guarigione! E io dico che posso non solo toccarlo, ma persino mangiarlo. Guarisce il mio corpo e guarisce la mia anima, guariscono le relazioni e tutto il mondo riceve grazia quando mangio il Corpo di Cristo.

29/10 MAR XXX° T.O. [II]

Ef 5,21-33; Sal 127; Lc 13,18-21

È simile al lievito Lc 13,21

Il lievito lo vedi solo quando si trova nel cassetto. Quando è nella pasta non lo vedi, ma è solo allora che compie il suo lavoro, che manifesta il prodigio della sua presenza. Il regno di Dio, che tu vivi tenendo nel cuore Gesù, non lo vede nessuno, ma “porta molto frutto” quando cominci ad amare per amore del Signore.

30/10 MER XXX° T.O. [II]

Ef 6,1-9; Sal 144; Lc 13,22-30

Sforzatevi di entrare per la porta stretta Lc 13,34

È stretta davvero la tua porta, Gesù! Sei tu stesso la porta, quando sei sulla croce. Sforzarmi, che comporta? Non baderò alla fatica, né alle umiliazioni, non cederò alla tentazione di giudicare e di accusare, e nemmeno a quella di preoccuparmi della mia salute e della mia reputazione.

31/10 GIO XXX° T.O. [II]

Ef 6,10-20; Sal 143; Lc 13,31-35

Ecco, io scaccio demoni e compio guarigioni Lc 13,32

Questa è la volontà del Padre per Gesù. Egli non si lascia spaventare dall’inimicizia di Erode. Chi compie la volontà di Dio non può temere gli uomini. Erode è una volpe, che agisce con astuzia persino maliziosa, ma chi compie il volere del Padre non usa l’intelligenza per preoccuparsi. Usa solo la fede per abbandonarsi a lui con serenità.

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