CALENDARIO / Calendario Cinquepani IT
calendario cinquepani ottobre 2013 ottobre 2013
2013 ANNO C
1/10 MAR XXVI° T.O. [II]
(m: S. Teresa di Gesù B., verg. e dott., † 1897)
Zc 8,20-23; Sal 86; Lc 9,51-56
Si voltò e li rimproverò Lc 9,55
Gesù non può accettare che i suoi discepoli pensino al castigo per chi non lo accoglie. Per essi bisogna pregare e offrire la vita, come egli stesso si è offerto per i peccatori, cioè per noi tutti. Ecco perché li rimprovera: hanno già dimenticato di essere stati anch’essi lontani da Dio e meritevoli di castigo. L’essere misericordiosi, invece, ci tiene uniti al Padre!
2/10 MER Ss. Angeli Custodi (m) [P]
Es 23,20-23; Sal 90; Mt 18,1-5.10
Chi accoglierà un solo bambino nel mio nome, accoglie me Mt 18,5
Per la festa dei nostri santi angeli custodi la liturgia ci propone queste parole di Gesù. Egli dice che gli angeli dei piccoli stanno davanti al volto di Dio, perciò nulla del nostro amore o del nostro disprezzo per loro passa inosservato. Ogni attenzione ai piccoli è vista da Gesù come un’attenzione a lui stesso!
3/10 GIO XXVI° T.O. [II]
Ne 8,1-4.5-6.7-12; Sal 18; Lc 10,1-12
La gioia del Signore è la nostra forza Ne 8,10
Neemia invita tutto il popolo alla gioia, perché nel giorno in cui viene ascoltata la Parola di Dio, Dio stesso si compiace e gode. Gioia di Dio è la nostra obbedienza a lui, la nostra disponibilità a fare la sua volontà. E quando Dio è contento, noi siamo coraggiosi, perché possiamo contare su di lui!
4/10 VEN S. FRANCESCO d'ASSISI, († 1226), Patrono d’Italia [P]
Gal 6,14-18; Sal 15; Mt 11,25-30
Venite a me, io vi darò ristoro Mt 11,28
Signore Gesù, veniamo a stare con te. Oggi ci accompagna il santo di Assisi, Francesco. Egli, da giovane spensierato, deluso e malato, ha sperimentato che sei tu la fonte della vita. Si è quindi adoperato a portare molti altri ad incontrarti. Vengo anch’io ad ascoltarti, a saziarmi della bellezza del tuo volto e a riposare sulle tue promesse.
5/10 SAB XXVI° T.O. [II]
Bar 4,5-12.27-29; Sal 68; Lc 10,17-24
Tutto è stato dato a me dal Padre mio Lc 10,22
Ogni genitore ha fiducia di quel figlio che ubbidisce, che ascolta, che osserva gli insegnamenti che gli vengono dati. Così anche il Padre ha fiducia del Figlio suo, di Gesù. Gli affida tutto, gli affida tutti, perché Gesù ama come egli ama, e non fa nulla al di fuori dell’amore.
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6/10 DOM XXVII° T.O. Anno C [III]
Ab 1,2-3; 2,2-4; Sal 94; 2Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10
Anche voi dite: “Siamo servi inutili” Lc 17,10
Per dire così bisogna essere davvero umili, non solo, disinteressati. Io servo Dio non perché voglio essere da lui ripagato, ma perché mia gioia è poter servire il Padre, mio Padre. Se il suo amore si diffonde, e se io posso esserne strumento, questo è vivere davvero, questa è la mia gioia più grande, perché mi preme la bella e buona volontà di Dio.
7/10 LUN XXVII° T.O. [III]
(m: B. V. Maria del Rosario)
Gio 1,1 – 2,1.11; sal: Gio 2,3-5.8; Lc 10,25-37 (opp. At 1,12-14; Cant. Lc 1,46-55; Lc 1,26-38)
Fa’ questo e vivrai Lc 10,28
È l’introduzione alla parabola del buon samaritano. Ama Dio con tutto il cuore e ama il prossimo senza riserve. “Fa’ questo e vivrai”. A chi è scontento, a chi è sempre triste, a chi si ammala di noia e a chi si lamenta di tutto e di tutti non occorre dire altro, anzi, non bisogna dire altro. Buttati nell’amare, e la vita comincerà a piacerti!
8/10 MAR XXVII° T.O. [III]
Gio 3,1-10; Sal 129; Lc 10,38-42
Seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola Lc 10,39
Raccontando la parabola del buon samaritano Gesù ci sprona ad amare impegnando tempo, fatica, denaro, energie. Subito dopo, però, ci lascia vedere che il vero amore, quello che piace a Dio ed è utile agli uomini, non prescinde dall’ascolto della sua Parola. Vuoi amare davvero? Ascolta Gesù, prenditi tempo per immagazzinare i suoi pensieri, e nell’amare non diventerai pretenzioso ed egocentrico.
9/10 MER XXVII° T.O. [III]
(mf: Ss. Dionigi, vesc., e Compagni, martiri, † sec. III; S. Giovanni Leonardi, sac., † 1609)
Gio 4,1-11; Sal 85; Lc 11,1-4
Tu sei un Dio misericordioso e di grande amore Gio 4,2
Giona si accorge di avere pensieri diversi da quelli di quel Dio, di cui ha annunciato la Parola ad un popolo pagano dedito ai vizi. Egli avrebbe voluto vedere il castigo di quel popolo, e invece s’accorge che Dio ne accoglie il pentimento e gode di esercitare misericordia. Dio ci sorprende sempre: dobbiamo solo imparare da lui, non pensare di dovergli insegnare qualcosa. Non saremo mai capaci di insegnargli l’amore!
10/10 GIO XXVII° T.O. [III]
Ml 3,13-20; Sal 1; Lc 11,5-13
Cercate e troverete Lc 11,9
Sei tu, Gesù, che ci inviti a non disperare nelle nostre necessità, ma a continuare a chiedere con perseveranza e a rivolgerci al Padre con fiducia. Prima di ascoltare le nostre richieste, il Padre vuol vedere se noi stessi le riteniamo importanti: in questo caso non ci scoraggeremo se non saremo subito esauditi. In ogni caso, fin che restiamo rivolti a lui, diveniamo umili, generosi, pazienti, ricchi di Spirito Santo!
11/10 VEN XXVII° T.O. [III]
Gl 1,13-15;2,1-2; Sal 9; Lc 11,15-26
E’ giunto a voi il regno di Dio Lc 11,20
Gesù parla a quelli che, pur di non accoglierlo come Messia, lo accusano di operare i miracoli tramite i poteri di Satana. Egli dimostra che tale affermazione è una contraddizione impossibile. I suoi gesti di amore per gli uomini sono invece un segno della presenza tra di loro dell’amore del Padre, segno dell’inizio del regno, e quindi dell’arrivo del Re inviato da Dio!
12/10 SAB XXVII° T.O. [III]
Gl 4,12-21; Sal 96; Lc 11,27-28
Voi saprete che io sono il Signore vostro Dio Gl 4,17
O Dio, nostro Padre, so che sei il mio Dio! So che nessuno ha una parola più sapiente della tua né un amore più grande. Mi affido a te, credo in te, accolgo le tue parole e i tuoi comandi, perché tu sei il Signore. Parlami ancora, ti ascolterò! Ascolterò Gesù, la Parola del tuo amore.
13/10 DOM XXVIII° T.O. Anno C [IV]
2Re 5,14-17; Sal 97; 2Tm 2,8-13; Lc 17,11-19
Si prostrò davanti a Gesù Lc 17,16
È il lebbroso che, insieme con altri nove, si è visto guarito. Egli torna da Gesù per ringraziarlo. Riconosce di essere stato amato, riconosce che Gesù ha compiuto per lui un gesto divino, perché solo Dio è capace di rendere la vita a un morto - infatti la lebbra era considerata una morte, - riconosce di essere debitore di tutto a lui. Il grazie dovrebbe essere sempre anche sulla mia bocca e l’adorazione un atteggiamento costante, perché devo tutto a Gesù.
14/10 LUN XXVIII° T.O. [IV]
(mf: S. Callisto I, papa e mart., † 222)
Rm 1,1-7; Sal 97; Lc 11,29-32
Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro Rm 1,7
Così San Paolo saluta i cristiani di Roma, iniziando a scriver loro la sua lunga lettera. Con queste due parole egli riassume tutto il bene che desidera per loro. Grazia è comunione con Dio, godere del suo amore e della sua benevolenza; pace è il partecipare dei suoi beni, condividere la sua capacità di amare tutti gli uomini, piccoli e grandi, amici e nemici.
Questo anch’io desidero per te, e ti ringrazio se tu pure lo chiedi per me!
15/10 MAR XXVIII° T.O. [IV]
(m: S. Teresa d’Avila, verg. e dott., † 1582)
Rm 1,16-25; Sal 18; Lc 11,37-41
Per voi tutto sarà puro Lc 11,41
“Date in elemosina quello che c’è dentro e per voi tutto sarà puro”. Con queste parole Gesù conclude la riflessione sulla purità rituale. Tutto è purificato dall’amore, perché l’amore viene da Dio e arriva a lui. Tutto ciò che viene fatto amando gratuitamente e per amor di Dio purifica dal male, ci avvicina al Padre e ci rende graditi a lui!
16/10 MER XXVIII° T.O. [IV]
(mf: S. Edvige, relig., † 1243; S. Margherita M. Alacoque, verg., † 1690)
Rm 2,1-11; Sal 61; Lc 11,42-46
Dio infatti non fa preferenze di persone Rm 2,11
San Paolo vuole convincerci a non giudicare mai nessuno. Ogni uomo appartiene a Dio e lui solo ha il compito e le capacità per giudicare in modo adeguato, facendo del giudizio un atto d’amore vero. E Dio non è diverso quando giudica gli Ebrei e quando i pagani. Nessuno è capace di comprarlo con regali o con altre forme di pressione. Io devo vivere in modo da essergli gradito sempre, in particolare con la misericordia.
17/10 GIO XXVIII° T.O. [IV]
(m: S. Ignazio di Antiochia, vesc. e mart., † 107 ca)
Rm 3,21-30; Sal 129; Lc 11,47-54
L’uomo è giustificato per la fede Rm 3,28
Questa affermazione è molto importante ed è importante comprenderla bene. San Paolo vuol dire, soprattutto agli Ebrei, che essi sono graditi a Dio non per il fatto che digiunano due volte la settimana o perché si fanno circoncidere o perché osservano le purificazioni rituali. Dio non disprezza questi atti, ma apprezza chi crede in lui, quindi chi accoglie colui che egli ha mandato, Gesù Cristo. Se chi accoglie Gesù è un pagano, Dio lo giustifica ugualmente, cioè lo ritiene suo vero fedele.
18/10 VEN S. LUCA, Ev. [P]
2Tm 4,10-17; Sal 144; Lc 10,1-9
Andate, ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi Lc 10,3
Tutte le mattine uno dei miei fratelli ci rivolge queste parole. Durante la giornata saremo attenti a vivere la mitezza e l’umiltà di Gesù, la sua pazienza e la sua fedeltà al Padre, non importa chi incontriamo. Anche con chi usa toni violenti o risposte pungenti, saremo tranquilli, perché dobbiamo annunciare la bontà di Dio!
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19/10 SAB XXVIII° T.O. [IV]
(mf: Ss. Giovanni da Brébeuf, Isacco Jogues, sacerdoti, e Compagni martiri, sec. XVII; S. Paolo della Croce, sac., † 1775)
Rm 4,13.16-18; Sal 104; Lc 12,8-12
Lo Spirito Santo vi insegnerà ciò che bisogna dire Lc 12,12
Quante volte ci dobbiamo preparare a situazioni difficili, ad incontrare persone che possono avere grande influsso sulla nostra vita! Ci agitiamo, ci lasciamo prendere dall’ansia, ci prepariamo le parole in bocca… Gesù ci offre un’altra soluzione: fidati dello Spirito Santo! Egli è capace di suggerirci le parole migliori al momento giusto.
Mi fido dello Spirito Santo!
20/10 DOM XXIX° T.O. Anno C [I]
Es 17,8-13; Sal 120; 2Tm 3,14 - 4,2; Lc 18,1-8
Disse una parabola sulla necessità di pregare sempre Lc 18,1
Spesso riteniamo di pregare abbastanza. Ma Gesù dice che è necessario pregare sempre. È utile e necessario per noi essere sempre nel cuore del Padre, sotto l’influsso del suo amore, animati dal suo Santo Spirito. È necessario ricevere vita da Dio, e quindi è necessario essere sempre uniti a lui!
21/10 LUN XXIX° T.O. [I]
Rm 4,20-25; salmo: Lc 1,69-75; Lc 12,13-21
Tenetevi lontano da ogni cupidigia Lc 12,15
Abbiamo tanti desideri in fondo al cuore. Questi desideri, se indirizzati alle cose che passano, possono suscitare in noi invidie, bramosie di denaro o di altro che soddisfi qualcuna delle nostre passioni. Sono le cupidigie, così potenti da farci operare scelte senza ragionare con lucidità. Esse ci fanno dimenticare che la nostra vita è breve, e soprattutto ci impediscono di lasciarla nelle mani di Dio!
22/10 MAR XXIX° T.O. [I]
Rm 5,12.15.17-19.20-21; Sal 39; Lc 12,35-38
Tutti hanno peccato Rm 5,12
Siamo tutti peccatori, siamo tutti distanti dall’essere capaci di amare come il nostro Padre celeste. Siamo sulla strada che ha iniziato a percorrere Adamo, quella che allontana da Dio. Per ritornare a godere del calore della casa del Padre e a condividere il suo amore abbiamo bisogno di Gesù. Attirandoci a sè dalla croce egli ci riconsegna a Dio Padre!
23/10 MER XXIX° T.O. [I]
(mf: S. Giovanni da Capestrano, sac., † 1456)
Rm 6,12-18; Sal 123; Lc 12,39-48
A chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più Lc 12,48
Pietro voleva sapere se il Maestro stava parlando anche per lui. Gesù gli lascia capire che la sua parola vale per chiunque. Anzi, proprio Pietro e gli altri discepoli, cui è stato rivelato il mistero del regno dei cieli, hanno grande responsabilità.
Preghiamo oggi per chi ha compiti importanti nella Chiesa e nella società.
24/10 GIO XXIX° T.O. [I]
(mf: S. Antonio Maria Claret, vesc., † 1870)
Rm 6,19-23; Sal 1; Lc 12,49-53
Mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione Rm 6,19
Tutto il nostro corpo deve partecipare a realizzare i voleri di Dio, ad essere strumento del suo amore. Ogni nostra facoltà sarà a servizio di Dio, ogni nostra azione a gloria di Gesù, ogni nostro movimento mostrerà la grazia dello Spirito Santo! Veneriamo il corpo dei Santi proprio perché esso è servito a Dio per rivelarsi e per amarci!
25/10 VEN XXIX° T.O. [I]
Rm 7,18-25; Sal 118; Lc 12,54-59
Quando voglio fare il bene, il male è accanto a me Rm 7,21
San Paolo s’è accorto di come l’uomo è debole e fragile. Coltiviamo propositi bellissimi di santità, ma poi non riusciamo a perseverare. Ci sono tante tentazioni che ci distolgono dai nostri santi desideri. Abbiamo davvero bisogno di pregare, e di pregare senza stancarci!
26/10 SAB XXIX° T.O. [I]
Rm 8,1-11; Sal 23; Lc 13,1-9
Se non vi convertite, perirete allo stesso modo Lc 13,5
La morte di chi non accoglie Gesù è una disgrazia, proprio come la morte violenta di chi viene ucciso o di chi rimane sepolto sotto le macerie. Convertirsi! Affidiamo la vita al Signore, ubbidiamo a lui, facciamo per suo amore tutto quello che ci chiede. Allora la nostra morte diventerà l’abbraccio del Padre.
27/10 DOM XXX° T.O. Anno C [II]
Sir 35,12-14.16-18(15-17.20-22);
Sal 33; 2Tm 4,6-8.16-18; Lc 18,9-14
O Dio, abbi pietà di me peccatore Lc 18,13
Abbi pietà di me. Io sono misero e povero, sono incapace di amarti come meriti e di amare i tuoi figli come tu ci insegni. Abbi pietà di me: donami il tuo perdono e soprattutto aumenta in me la capacità di amarti e di amare.
28/10 LUN Ss. SIMONE e GIUDA, App. [P]
Ef 2,19-22; Sal 18; Lc 6,12-19
Passò tutta la notte pregando Dio Lc 6,12
Gesù prega di notte. Com’è la preghiera di Gesù? L’evangelista non ce lo dice. Dobbiamo chiederlo al Signore stesso. Ed egli ce lo lascia scoprire dalla preghiera dei salmi, che erano parte del suo pregare, e poi dalla risposta che darà ai discepoli quando lo interpelleranno in proposito. Gesù prima di tutto si offre al Padre: “Ecco, io vengo, o Dio, a fare la tua volontà”!
29/10 MAR XXX° T.O. [II]
Rm 8,18-25; Sal 125; Lc 13,18-21
Se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza Rm 8,25
Attendiamo il compiersi delle promesse di Dio. A noi, che seguiamo Gesù, egli ha promesso salvezza e vita eterna. Continuiamo ad attendere. Certo, Dio non manca di parola. Anche se ora dobbiamo ancora soffrire e passiamo per continue tribolazioni, siamo certi che verrà il momento del premio!
30/10 MER XXX° T.O. [II]
Rm 8,26-30; Sal 12; Lc 13,22-30
Non sappiamo come pregare in modo conveniente Rm 8,26
San Paolo sta parlando del mistero della redenzione del nostro corpo e del dono di essere figli adottivi di Dio. Egli stesso non sa come esprimere al Padre il desiderio di partecipare già ora a questa grazia. Sa, però, che lo Spirito Santo in noi sta già presentandoglielo, benché noi non riusciamo a trovare le parole adatte.
Grazie, Spirito Santo, che preghi anche in me indipendentemente dalla mia consapevolezza.
31/10 GIO XXX° T.O. [II]
Rm 8,31-39; Sal 108; Lc 13,31-35
Verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore” Lc 13,35
Gesù sta piangendo su Gerusalemme perché, per colpa dei capi, vede vanificato il disegno del Padre di far giungere il suo amore al suo popolo. Il Padre aveva mandato i profeti e, per ultimo, il Figlio, che pure sta per essere dai capi stessi rifiutato e ucciso. Gesù, però, sa che anch’essi soltanto con lui potranno gustare la pace del cuore, quella che solo lui, vero Re d’Israele, può dare. Allora anch’essi si uniranno a coloro che acclamano: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”!
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