OMELIE / Omelie IT
20 mag 2018 20/05/2018 Pentecoste - B
20/05/2018 Pentecoste - B
1ª lettura At 2,1-11 * dal Salmo 103 * 2ª lettura Gal 5,16-25 * Vangelo Gv 15,26-27; 16,12-15
Oggi si compie la promessa che Gesù in più occasioni aveva rivolto ai suoi. Egli li aveva rassicurati che avrebbe mandato lo Spirito dal Padre, lo Spirito che avrebbe operato nella loro vita un vero cambiamento e li avrebbe sostenuti nella loro missione. Durante l’Ultima Cena in particolare, come ci riferisce Giovanni, il Signore a più riprese aveva parlato dello Spirito Santo e lo aveva chiamato con termini diversi: Consolatore, Avvocato difensore, Spirito di verità, suo testimone!
Gesù sapeva che senza di esso i suoi discepoli non sarebbero stati in grado di continuare a vivere da discepoli e non avrebbero testimoniato la sua salvezza.
Verrà il Consolatore, lo Spirito di verità: egli, attraverso di loro, renderà testimonianza di lui, cioè darà la prova che Gesù è davvero quel che dice il suo nome, salvatore dell’uomo! Questo Spirito darà loro la capacità di comprendere e di accettare, non solo l’insegnamento difficile dell’amore che lava i piedi ai fratelli e se li lascia lavare da essi, ma anche quello quasi incomprensibile dell’amore che dona la vita accettando la croce.
Lo stesso Spirito trasmetterà ai discepoli di Gesù quanto egli aveva ricevuto dal Padre, cosicché essi potranno continuare la sua opera in mezzo agli uomini. Sarà ancora il “Consolatore”, perché li assisterà in ogni circostanza, quando saranno accusati, quando saranno tentati sia dalla propria pigrizia che dalle derisioni o dalle violenze di singole persone o dell’ambiente che li circonderà! Essi saranno difesi interiormente da lui e non cadranno nel peccato di abbandonare la fede o di diminuire l’amore.
Lo Spirito guiderà alla interezza della verità, quella verità che gli uomini non riescono a vedere, perché è presso Dio! Egli stesso è Spirito di verità: egli rende capace chi lo riceve di comprendere la verità, la vera realtà, cioè vedrà le cose, le situazioni e i fatti così come li vede Dio, con lo sguardo illuminato dall’amore del Padre! Egli è Spirito di verità anche perché rende la vita del discepolo «verità», cioè rende il discepolo diffusore dell’amore semplice e forte, vero e tenero, autentico e dolce, di Dio Padre e del suo Figlio Gesù!
La festa di oggi è solenne e grande. Celebriamo lo Spirito Santo nella sua discesa sulla primissima comunità dei discepoli, che così è divenuta Chiesa, corpo di Cristo, popolo guidato dal fuoco dell’amore e dalla luce dei misteri divini, e capace di trasmetterli con coraggio a tutti i popoli. È la festa che completa o sostituisce quella che gli ebrei celebravano per aver ricevuto la Legge sul monte Sinai, la festa del cinquantesimo giorno dalla Pasqua. Ora la Chiesa è guidata da una legge interiore e santa, la cui autorità supera quella dei precetti dati da Mosè! Quelli erano preparazione e profezia della nuova Legge, quella che lo Spirito di Dio imprime nei cuori. Questa Legge chiede non tanto di evitare il male, quanto di compiere le opere d’amore del Dio vivente! La nuova Legge, se vissuta, rende l’uomo simile a Dio, lo rende capace di comunione, di fraternità, di vita gioiosa, veramente nuova!
Nella lettera ai Galati San Paolo si sofferma a descrivere il cambiamento che lo Spirito opera nella vita dell’uomo che lo riceve. Prima egli elenca la situazione di coloro che continuano a vivere nell’egoismo, nell’attenzione a se stessi; con nove parole, poi, descrive l’opera dello Spirito Santo! Coloro, che permettono allo Spirito di Dio di operare in se stessi, portano questo frutto: “amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”!
Il nostro desiderio, oggi, è proprio quello di poter far risplendere la realtà descritta da queste parole, come le ha fatte risplendere la Madre di Gesù nella sua vita! Allora saremo dentro il Regno di Dio, e ne saremo un segno credibile anche per coloro che non credono.
Preghiamo perciò con fede gioiosa:
Vieni, santo Spirito, / manda a noi dal cielo / un raggio della tua luce.
O luce beatissima, / invadi nell’intimo / il cuore dei tuoi fedeli.
Piega ciò che è rigido, / scalda ciò che è gelido, / drizza ciò che è sviato!
Dona ai tuoi fedeli / che solo in te confidano / i tuoi santi doni!
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